Reddito di cittadinanza, 18 denunce. Tra i furbetti anche marito e moglie

Operazione della guardia di finanza tra Pontedera, San Miniato e Volterra. Danno allo Stato di 132mila euro

Pontedera, 26 marzo 2024 – Tra i diciotto denunciati dalla guardia di finanza per aver percepito irregolarmente il reddito di cittadinanza ci sono anche marito e moglie. I due, per fregare lo Stato e l’Inps, hanno presentato un Isee separato senza indicarsi l’un l’altra e ottenendo così illecitamente un totale di 18.000 euro di cui 6.500 già percepiti.

Una pattuglia della guardia di finanza in piazza dei Priori a Volterra
Una pattuglia della guardia di finanza in piazza dei Priori a Volterra

E’ vario il ventaglio di illeciti commessi dalle diciotto persone scoperte dalle Fiamme Gialle per ottenere il reddito di cittadinanza nel 2023. I militari dei comandi compagnie di Pontedera e San Miniato e della tenenza di Volterra hanno spulciato centinaia di domande di accesso al reddito di cittadinanza nell’ambito delle attività finalizzate al controllo della spesa pubblica nazionale dispose dal comando provinciale della guardia di finanza di Pisa.

Diciotto , come detto, le persone che sono state denunciate all’autorità giudiziaria. In totale il danno che hanno fatto allo Stato è pari a 132.553 euro. I finanzieri hanno rilevato "omissioni nella dichiarazione di situazioni anagrafiche e reddituali rilevanti ai fini della concessione della misura economica, nonché il mancato possesso del requisito della residenza in Italia ovvero il nascondere i redditi dei familiari conviventi".

Nove le irregolarità scoperte dai finanzieri della compagnia di San Miniato nell’ambito dei Comuni di loro competenza, sette quelle rilevate dai militari della compagnia di Pontedera e due dai finanzieri della tenenza di Volterra. Le indagini hanno interessato l’analisi delle cosiddette Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica), la cui presentazione è funzionale all’ottenimento del beneficio, controllando analiticamente i dati ivi inseriti. In altri casi, l’accertamento sul reddito di cittadinanza è stato avviato a seguito di anomalie riscontrate nell’ambito di controlli fiscali e amministrativi, anche a seguito dell’individuazione di lavoratori irregolari, in bar, ristoranti o nell’edilizia, poi risultati anche percettori del beneficio. Tutti i diciotto furbetti sono stati denunciati all’autorità giudiziaria "per aver fornito dichiarazioni false e omesso informazioni dovute in sede di richiesta del reddito di cittadinanza".

Oltre alla denuncia alla Procura della Repubblica di Pisa, i percettori sono stati segnalati all’Inps per la revoca del contributo e per il recupero delle somme già erogate. I procedimenti penali sono attualmente nella fase delle indagini preliminari. "L’attività svolta dalla guardia di finanza a contrasto delle frodi nei settori previdenziale e assistenziale mira a garantire l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione, evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi diritto", spiegano dal comando provinciale della guardia di finanza.