REDAZIONE PONTEDERA

Rapina violenta ai danni di un anziano. Assolta la coppia finita a processo

Il fatto nel febbraio 2018. I due imputati si erano sempre proclamati innocenti

Rapina violenta ai danni di un anziano. Assolta la coppia finita a processo

PONTEDERA

Hanno sempre detto di non essere loro. Avevano anche chiesto insistentemente di controllare le telecamere per dimostrare che loro non erano i rapinatori. Ieri il collegio del tribunale di Pisa – presieduto dal giudice Cipolletta – ha mandato assolti Gardijah Kadri, 34 anni e la moglie Sara Rufat, 30 anni, di origine macedone, residenti a Pontedera, difesi dagli avvocati Chiara Ruberti e Silvia Falchi. Da quanto abbiamo appreso, decisivo per scagionare la coppia, è stato un supplemento di indagini disposto dal pm Romano che ha identificato le persone che la sorella dell’anziano rapinato vide nel bar sotto casa, offrendo la prova che si trattava di altri soggetti – pur somiglianti e anche loro di nazionalità macedone – rispetto a quelli indicati dalla donna stessa nel fascicolo fotografico che le mostrò la polizia. Fascicolo nel quale anche la vittima della rapina, come la sorella, puntò il dito sulla immagini di Kadri e Rufat.

Moglie e marito erano finiti a processo in quanto ritenuti responsabili di una rapina aggravata in casa avvenuta nel febbraio 2018 ai danni di un pensionato ultraottantenne. Rapina violenta con tanto di coltello da cucina alla gola della vittima per portagli via un vecchio cellulare e 400 euro in contanti.

L’anziano, nonostante lo choc, fu comunque in grado di fornire un’accurata descrizione dei due e gli investigatori predisposero un fascicolo fotografico che gli sottoposero per il riconoscimento: entrarono così in questa storia Kadri e Rufat che si sono sempre proclamati innocenti. Rufat ha sempre sostenuto – spiega l’avvocato Ruberti – di non essere mai uscita di casa. Mentre Kadri si recò dal medico, nella mattina della rapina, che ha testimoniato al processo evidenziando che all’esito della visita rilasciò anche un certificato. La sorella della vittima – nel frattempo l’anziano è morto – riferì in aula che quella mattina al bar nelle vicinanze dell’abitazione le sembrò di aver visto gli stessi due che aveva incontrato per le scale. Al

suo rientro trovò il fratello in agitazione che le disse di essere stato minacciato con un coltello e rapinato. Entrambi puntarono il dito sulle foto che ritraevano moglie e marito. Anche il pm Romano ha chiesto l’assoluzione.

Carlo Baroni