di ilenia Pistolesi
"Il festival è l’importanza di testimoniare tutta quella che è la cultura tibetana in Italia. Perché luoghi come questi devono essere visitati e conosciuti, in quanto patrimonio di tutti come la cultura tibetana. Da preservare e proteggere: sono felice di essere qui". Jetsun Pema, sorella di Sua Santità il Dalai Lama conosciuta come Amala, o ‘Madre’ dalle migliaia di bambini che sono cresciuti al Tibetan Children’s Village, non è solo l’ospite d’onore del Festival del Tibet all’istituto Lama Tzong Khapa: la sua presenza è emanazione di una grande battaglia che ha combattuto nella sua vita, nel sogno di un Tibet libero. Ieri sera, la proiezione del docufilm di Geleck Palsang “Amala“, dedicato alla vita di Jetsun Pema. Il regista è stato uno dei bambini cresciuto nel Tibetan Children’s Village. E Pomaia diventa l’ombelico del mondo, un centro di gravità permanente di spiritualità, cultura, filosofia, religione, tradizioni e arte. L’istituto di buddhismo tibetano è attraversato, nella prima giornata di festival, da un oceano di persone giunte da ogni angolo d’Italia e da fuori Paese. Un festival che ha voluto fortemente imprimere un’impronta più culturale che politica sul Tibet, facendosi cuore di una cultura ultra millenaria che arriva a sondare le profondità della mente. E sia chiaro: non tutti qui sono buddhisti. Perché l’istituto è un centro di studi e meditazione dove ciascuno può sentirsi libero e il festival è quella porta sempre aperta per chi ha qualche timore e vuole rompere il ghiaccio. Un istituto frequentato anche da laici, persone di altre fedi religiose e da chi coltiva il sano dubbio e non smette di cercare risposte. Qui non si fa proselitismo: la narrazione si incentra su studi, conoscenze, meditazioni.
"Un festival in linea con le aspettative sperate - spiega il direttore del centro buddhista Valerio Tallarico - per noi il buddhismo è legato inscindibilmente al Tibet, ma abbiamo voluto dare al festival un sigillo culturale anziché politico. Il festival è un grande lavoro fatto di persone che non hanno chiesto in cambio niente, di tanti volontari e siamo riusciti, in un clima di collaborazione spontanea, a creare un festival di altissimo livello". Il festival proseguirà oggi con grandi eventi scanditi da conferenze, insegnamenti, visite guidate, presentazione di libri, arte e una conferenza di Jetsun Pema sul tema dell’educazione alla meditazione nelle scuole, attraverso la consapevolezza delle emozioni.