L'ospedale Lotti ritrova un po’ di normalità. Sale operatorie, si torna a regime

Dopo aver rallentato gli interventi ne i mesi più duri della pandemia, l’intero blocco è stato rigenerato Straordinari al sabato per snellire le liste di attesa. L’obiettivo, adesso, è raggiungere i livelli del 2019

Il blocco operatorio del Lotti è tornato a pieno regime dopo la pandemia

Il blocco operatorio del Lotti è tornato a pieno regime dopo la pandemia

Pontedera, 23 settembre 2022 - Si rigenera il blocco operatorio dell’ospedale Lotti, tornando ai ritmi lavorativi impressi prima dello scoppio della pandemia e aumentando il numero di interventi il sabato per snellire le liste di attesa che si sono accumulate nella tempesta Covid. E’ una rivoluzione a tutto tondo che riallaccia le lancette del tempo al 2019 e che vede mettere in campo una serie di azioni mirate a rendere migliore il comparto operatorio. Nel biennio pandemico, ricordiamo, il Lotti è stato fra le strutture Covid di riferimento per la Asl . Il suo ‘gemello’, il Santa Maria Maddalena di Volterra, ha altresì compensato con gli interventi chirurgici (quasi mille in più dal 2020 al 2021) non essendo ospedale Covid. Adesso le sale chirurgiche di Pontedera sono pronte a impugnare il bisturi come prima della pandemia.

"Con tutto il blocco operatorio attivo contiamo di tornare al numero di interventi che venivano effettuati nel periodo prepandemico". Paolo Carnesecchi, direttore dell’anestesia e rianimazione del Lotti e responsabile dell’area dei blocchi operatori della Asl, è visibilmente soddisfatto del risultato. "Nel 2019 a Pontedera abbiamo eseguito 18.768 interventi, un numero notevole che nel 2020 si era ridotto a 13.715 per poi risalire nel 2021 raggiungendo i 15.107 nel 2021, quando sono iniziati i lavori di ristrutturazione. Ora ci sono tutte le condizioni tecnologiche, logistiche e di sicurezza per ripartire e addirittura per aumentare la capacità operatoria anche in funzione dell’abbattimento delle liste di attesa. Infatti, il sabato abbiamo istituito sedute aggiuntive per recuperare interventi programmati. Sono certo che ritorneremo ai numeri del 2019, con un blocco operatorio che si presenta estremamente moderno. E’ un passo fondamentale per un ospedale che, per gli interventi chirurgici, ha un grosso bacino di utenti".

Oltre ai rifacimenti strutturali, che hanno riguardato i rivestimenti, i pavimenti, la rubinetteria, le scaffalature, l’installazione di plafoniere a led ad alta efficienza, l’ammodernamento è stato sul piano tecnologico ed elettromedicale: sono stati installati apparecchi di illuminazione e monitor di ultima generazione, è stata completata la cablatura ed è stato attivato il wi-fi e il sistema di impianto di diffusione sonora con altoparlanti a soffitto, è stato adeguato tutto il sistema di areazione e di termoregolazione che è stato collegato ad un sistema di telecontrollo generale. "Un ringraziamento da parte dell’ufficio tecnico a Nedo Manetti – scrive la Asl - che ha contribuito in maniera significativa alla ristrutturazione delle sale, purtroppo scomparso a causa del Covid ad inizio 2022".

Ilenia Pistolesi