Nuove frontiere della geotermia Il convegno

CoSviG Scrl ha ospitato nel proprio Laboratorio CEGLab di Larderello la due giorni dell’Assemblea Generale del progetto europeo Compass del quale è partner. Hanno partecipato all’incontro i delegati di importanti istituti di ricerca, organizzazioni e aziende leader di settore provenienti dai sei paesi coinvolti nel progetto: Islanda, Francia, Inghilterra, Italia, Norvegia e Paesi Bassi.

Un gruppo di lavoro eterogeneo e multidisciplinare che, per i prossimi tre anni, collaborerà strettamente nell’affrontare e fornire soluzioni innovative alle sfide legate all’ampliamento delle risorse geotermiche profonde coltivabili in ottica di sostenibilità economica ed ambientale. In particolar modo, il progetto di ricerca e innovazione, finanziato per 4 milioni dal programma Horizon Europe e per un milione dal Fondo per la Ricerca e l’Innovazione del Regno Unito, si concentrerà sullo sviluppo e successivo test di soluzioni innovative che consentano lo sfruttamento di risorse geotermiche caratterizzate da temperature e pressioni molto più elevate di quelle ad oggi normalmente utilizzate per la produzione di energia elettrica.

In queste peculiari condizioni chimico-fisiche, il fluido geotermico raggiunge lo stato supercritico nel quale ha una potenzialità di produzione elettrica stimata da cinque a dieci volte maggiore rispetto a quella di un fluido geotermico convenzionale. La principale sfida legata all’utilizzo di questa tipologia di fluidi è rappresentata dalla possibilità di garantire l’integrità dei pozzi di perforazione che vengono spesso compromessi sia dalle ampie variazioni di temperatura che si manifestano a brevi intervalli di profondità che dalle caratteristiche corrosive dei fluidi intercettati.