REDAZIONE PONTEDERA

Moda in crisi, impegno di Nardini: "Indispensabili più settimane di cig"

L’assessora regionale al lavoro ha presentato emendamenti al ddl del Governo e alla legge di bilancio

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Moda in crisi, impegno di Nardini: "Indispensabili più settimane di cig"

L‘assessora regionale al lavoro della Regione Toscana Alessandra Nardini ha presentato emendamenti al ddl del governo

Il settore moda preoccupa. Qui, nel Comprensorio, per la crisi che affonda il morso sulla filiera delle pelle, concia e calzature. Il comparto è con il fiato sospeso. Per i cali di lavoro. E per le previsioni che vedono la ripresa lontana. L’assessora regionale al lavoro Alessandra Nardini spiega: "Continua l’impegno di Regione per il sostegno al sistema moda attraversato da una crisi preoccupante – dice –. Come ho già detto ci saremmo aspettati una risposta più forte dal governo: nell’incontro che abbiamo avuto con i tecnici del ministero si era parlato di un ammortizzatore della durata di 12 settimane (che già ci sembravano insufficienti), mentre nel testo del provvedimento la durata è stata ridotta e limitata al massimo al 31 dicembre".

Due giorni fa si è riunita la commissione della Conferenza delle Regioni, e la "commissione formazione e lavoro che io coordino – aggiunge Nardini – : in quella sede ho presentato un emendamento al provvedimento del governo e uno alla legge di bilancio nazionale attualmente in discussione in Parlamento, che avevo condiviso anche con le parti sociali". Nardini avanza la proposta "di togliere il limite temporale del del 31 dicembre per l’ammortizzatore sociale a favore di lavoratrici e lavoratori di imprese del settore moda con meno di 15 dipendenti: chiediamo che l’ammortizzatore oggi previsto sia utilizzabile per almeno 12 settimane"Nell’emendamento alla legge di bilancio in cui si chiede di prorogare questo ammortizzatore specifico per il settore moda anche nel 2025 per ulteriori 12 settimane, perchè c’è bisogno di più tempo.

"Ho fatto inoltre rilevare che permane una incertezza sui comparti del settore moda per cui l’ ammortizzatore sarebbe utilizzabile – precisa Nardini –: nel testo del governo si cita l’acronimo Tac (Tessile Abbigliamento e Calzatura) oltre che al Conciario. Manca un riferimento specifico alla pelletteria e soprattutto serve un chiarimento sui codici Ateco, perché da qui dipende l’ampiezza dell’intervento e la possibilità di coprire tutti i settori del comparto e l’intera filiera come ad esempio l’accessoristica". Entrambi gli emendamenti sono stati condisivi dagli assessori al lavoro delle altre regioni e dalla conferenza delle Regioni. Nardini ha chiesto anche l’ attivazione di un tavolo congiunto sul settore moda, che veda coinvolti il ministero del lavoro e delle politiche sociali, il ministero delle imprese e del Made in Italy, insieme alle regioni interessate, alle categorie economiche e alle organizzazioni sindacali.

Carlo Baroni