REDAZIONE PONTEDERA

Miniera e diga senza più segreti Inaugurazione di due percorsi

MONTECATINI VALDICECINA

Un doppio progetto di riqualificazione e messa in sicurezza che restituirà a Montecatini Valdicecina un pezzo importante della sua storia. La giunta uscente guidata dal sindaco Sandro Cerri inaugura il 22 aprile i restauri di una porzione della discenderia della miniera di rame e della Diga del Muraglione, infrastrutture-simbolo del borgo che saranno visitabili al pubblico. Due progetti importanti, che trovano uno sbocco dopo anni di lavori: per la discenderia della miniera, è planato un finanziamento pari a 100mila euro, mentre i cantieri alla diga contano su risorse ministeriali da 1,2 milioni. E’ l’archeologia industriale che prende nuova forgia per dare un’ulteriore spinta al turismo: il recupero della discenderia consentirà di raggiungere il cuore della miniera di rame, la sua parte ancora inesplorata e più suggestiva. La miniera di Caporciano ha origini storiche antiche. Si trova a circa un chilometro dall’abitato ed è stata attiva dall’epoca etrusca fino agli inizi del 1900, con alcune interruzioni. Durante il XIX secolo l’attività di estrazione ebbe una forte espansione e la miniera di Montecatini diventò la più grande miniera di rame d’Europa. L’attività mineraria cessò agli inizi del XX secolo. La Diga, che entrerà a far parte del circuito turistico del borgo, fu costruita nel 1856 e è un gigantesco complesso di sbarramento delle acque necessarie per il lavaggio del minerale estratto. Le inaugurazioni sono previste alle 10 per la discenderia e alle 11 per la Diga.

Ilenia Pistolesi