
"L’Italia ripudia la guerra...” (articolo 11 della Costituzione)". E’ questo il monito che si leva anche dal monumento ai caduti...
"L’Italia ripudia la guerra...” (articolo 11 della Costituzione)". E’ questo il monito che si leva anche dal monumento ai caduti nelle grandi guerre del XX secolo in piazza Garibaldi (piazza dei pini) a Pontedera. "Che nessuno debba ancora perdere la vita nell’assurdità della guerra, dove uomini che non si conoscono si uccidono a vicenda, mandati a morire da presunti leader che si conoscono e non si uccidono". Con i vessilli apposti sulle targhe e i monumenti ai caduti - una bandiera bianca in cui è richiamato il rifiuto della guerra presente nella nostra attualissima Costituzione – il Coordinamento Stop Rearm Europe della Valdera ha inteso dar voce "ai milioni di morti in guerra, che hanno sperato di essere gli ultimi a morire assurdamente, solo perché alcuni ‘capi’ lo hanno deciso".
"Per questo non vogliamo celebrare la festa della Repubblica con parate militari e inni alla patria, ma esprimendo una ferma volontà di una pace senza più armi. Per questo abbiamo richiamato l’indicazione dei padri costituenti che, reduci da un conflitto devastante, hanno sancito come principio fondante della Repubblica il rigetto della guerra come metodo di risoluzione dei conflitti – prosegue il gruppo – Le associazioni, i partiti e i cittadini che hanno costituito il coordinamento Stop Rearm Europe in Valdera partecipano alla campagna europea che avversa le prospettive di riarmo, enunciate dagli organi europei e nazionali, e quindi: si oppongono al piano dell’UE di spendere altri 800 miliardi di euro in armi, sottratti indebitamente ai servizi sociali, alla sanità, all’istruzione, al lavoro, alla costruzione della pace, alla cooperazione internazionale, alla giustizia climatica. Sostengono che più armamenti sono un beneficio solo per i produttori di armi e rendono la guerra più probabile e il futuro meno sicuro per tutti".