Madaus, omaggio a Frida Kahlo Adesso suoneranno in Messico

Il gruppo di Lajatico è stato invitato per un concerto-evento all’istituto italiano di cultura di Città del Messico. Tutta l’emozione di Gualandri: "Una grande prova, ma anche tanta soddisfazione. Siamo carichi".

Madaus, omaggio a Frida Kahlo  Adesso suoneranno in Messico
Madaus, omaggio a Frida Kahlo Adesso suoneranno in Messico

In Messico risuona la musica dei Madaus. Frida Kahlo, artista dal lascito immortale che travalica ogni perimetro di definizione, la pittrice che ha trasformato il suo personale grido di dolore in vita e in un movimento artistico collettivo, è la cifra del racconto in musica e parole dei Madaus. Un concerto-evento il prossimo 6 settembre all’isttituto italiano di cultura di Città del Messico dove sarà protagonista il gruppo di Lajatico, che con il suo progetto musicale, sbarca nel ventre del Paese che ha nutrito l’arte di Frida. Tutto sboccia da un concerto che il gruppo con base a Lajatico ha tenuto tempo fa all’ambasciata messicana a Roma, presentando il progetto sulla pittrice messicana. Poi, altre esibizioni in altre ambasciate messicane in Italia fino al grande approdo, Città del Messico, dove i Madaus (Antonella Gualandri, Aurora Pacchi e David Dainelli) daranno musica, voce e anima a una donna, un’artista che ha lasciato, nel mondo, il suo intricato e poetico mondo. Diventato universale. "Frida" è il terzo album dei Madaus la cui uscita è stata ritardata a causa della pandemia. Il titolo evoca la figura di Frida Kahlo, contiene quattro brani originali dei Madaus e quattro cover del repertorio di Chavela Vargas, eppure non è solo un omaggio alla tradizione messicana quanto il risultato di una ricerca personale e artistica del gruppo che comprende molte più sfumature che si materializzano soprattutto nei brani originali. Le donne sono una presenza importante in questo lavoro ma senza alcuna retorica, donne forti come la Macorina, sensuali, delicate come in Dormi Ancora. Come Frida Kahlo, l’artista omaggiata dai Madaus. "Portare il nostro lavoro su Frida, nella sua patria, è un onore immenso - spiega Gualandri - e suonare in Messico, sarà per noi una grande prova. Portiamo il nostro vissuto musicale, portiamo in Messico quella musica popolare che ha condizionato il Paese. Non esiste onore più grande. Nel 2018, siamo stati a New York protagonisti d un simposio di arte incentrato su Firda, e avevamo curaro la parte musicale degli eventi, Adesso l’emozione è alle stelle: italiani scelti per rendere in musica la grande artista nella sua patria, in Messico".

Ilenia Pistolesi