
"Le piste parafuoco contro gli incendi"
BUTI
Dopo il rogo che domenica pomeriggio ha distrutto più di quindici ettari di bosco e un’uliveta sul Monte Serra torna d’attualità il tema su come proteggere il monte (e non solo) dagli incendi e come affrontare più in fretta possibile e bene l’emergenza quando divampano i roghi. La sindaca di Buti, Arianna Buti, rispondendo alla sollecitazione di Coldiretti che ha chiesto di rivedere il "Piano Invasi", dice che per lei "la necessità primaria è quella di realizzare cesse parafuoco e mantenere le piste forestali esistenti, attraverso contributi regionali e operai forestali".
"L’incendio di domenica è stato fermato anche grazie alla cessa parafuoco fatta in località Cecchella alcuni anni fa – precisa ancora la sindaca di Buti – E mi preme sottolineare, ai tanti che si lamentano che abbiamo devastato il monte perché abbiamo tagliato i pini lungo le piste forestali, che lo facciamo per salvarlo il monte Serre e il bosco che lo caratterizza".
"Per affrontare queste emergenze, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici – il parere del presidente provinciale di Coldiretti, Marco Pacini – è necessario accelerare sul ’Piano invasi’ per recuperare una parte di quell’acqua piovana che va dispersa e che potremo usare per l’irrigazione e per difenderci dagli incendi mettendola a disposizione delle squadre di soccorso evitando l’acqua salmastrata che danneggia piante e terreni".
"Stiamo concludendo la realizzazione di un invaso in località Retone, nel versante del monte che guarda verso Tanali, e sarà il più grande del monte Pisano, per un valore di oltre 100.000 euro – specifica Arianna Buti – Al contempo stiamo concludendo la sistemazione di 9 chilometri di di piste forestali come cesse parafuoco tagliando i pini per almeno 10 metri sui due lati per 400.000 di costo lavoro".
g.n.