
Le frazioni a destra e i "dolori" del Pd. Giglioli già alle prese con il rebus della giunta
Per San Donato, la grande frazione al confine con Santa Croce, il sindaco di San Miniato sarebbe stato Michele Altini, con 327 contro i 248 di Simone Giglioli. Ma anche Ponte a Egola, terra sanminiatese delle conce, un tempo "rossa", ha virato con decisione a destra: Altini ha incassato 1047 voti, Giglioli si è fermato a 915. Testa a testa invece nel capoluogo: Altini 715 e Giglioli 711,
E anche qui, seppur per un soffio, il sindaco non sarebbe stato quello eletto. Nelle altre località il centrosinistra ha vinto in maniera sostanzialmente netta. Tuttavia il dato elettorale dovrebbe far riflettere il Pd ed il centrosinistra in generale che, va detto, ha anche beneficiato delle tensioni fra lo schieramento di centrodestra e le liste civiche Vita Nova e Stil Novo con le quali sono state scintille fin dall’inizio della campagna elettorale: liste che, lo ricordiamo, avevano al loro interno pezzi di Fratelli d’Italia e quasi in blocco tutti gli esponenti più in vista del Carroccio. I prossimi giorni, infatti, saranno di analisi. Ma per il centrosinistra – che comunque resta al governo della città della Rocca in un comprensorio del Cuoio sempre meno rosso – saranno giorni anche di scelte importanti. Giglioli deve mettere in piedi un giunta per governare i prossimi cinque anni. E per governare anche con gli occhi politicamente al futuro. Che giunta sarà? Il sindaco rieletto stesso ha lasciato intendere nei dibattiti elettorali che ci saranno anche riconferme. Ma quali? Marco Greco, i rumors, lo danno per certo: è assessore da appena cinque mesi, è l’uomo che ha tolto le castagne dal fuoco a Giglioli quando Marzia Fattori ha abbandonato la giunta. Poi c’è Loredano Arzili: le preferenze non lo hanno premiato più di tanto, ma è stato l’assessore sempre al lavoro, fedelissimo del sindaco, e determinato sulle proprie deleghe fino all’ultimo giorno della legislatura.
Difficile non rimetterlo in squadra. Poi restano tre posti. Ma uno è opzionato dalla lista Noi per San Miniato e dal suo capolista Matteo Squicciarini: per lui l’ingresso in giunta patr sia praticamente scontato. Restano a questo punto due posti, che dovrebbero andare a due donne Pd. Ma quali? Si parla di Egle Cipollini e della giovane Elena Maggiorelli, campionessa di preferenze. Marino Gor potrebbe accontentarsi della carica di presidente del consiglio comunale.
Carlo Baroni