Le auto, la banca il collezionismo. E’ morto a 89 anni Valentino Cai

Aveva iniziato l’attività lavorativa e imprenditoriale subito dopo le elementari .

BIENTINA

Valentino Cai, morto ieri all’età di 89 anni, era un grande imprenditore e uno straordinario collezionista di stampe pisane. L’origine bientinese è scolpita nel suo nome, come quello del patrono di Bientina, e anche nel cognome Cai che nella cittadina del sottomonte pisano è molto diffuso. Valentino Cai era natio il 27 aprile del 1934. Il prossimo aprile, quindi, avrebbe compiuto 90 anni. Vissuti, quasi tutti d’un fiato, come protagonista assoluto dell’imprenditoria bientinese e pisana e con la grande passione dell’arte e delle stampe storiche come faro che ne ha illuminato l’andare. Vai lascia le figlie Antonella e Milva e i nipoti. Il funerale avrà luogo oggi, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Bientina.

"L’infanzia di Valentino Cai, trascorsa nelle mura domestiche tra gli affetti degli amati genitori che per lui costituiranno sempre un esempio di probità d’altri tempi e un modello di vita – ricorda l’avvocato Lorenzo Gremigni – si chiude rapidamente dal momento che, appena terminata la scuola elementare, nel 1945, con una determinazione ed una precocità davvero sorprendenti per un undicenne, Valentino decide di non proseguire gli studi e di intraprendere le prime esperienze lavorative nel settore delle auto e delle moto. All’età di diciotto anni si mette in proprio con l’apertura di una carrozzeria a Cascine di Buti, ma poco dopo si trasferisce nuovamente a Bientina dove costituisce il ’Garage Cai’. Da quel momento la sua carriera è un’escalation continua di iniziative imprenditoriali che Valentino amava definire come ’un ansioso cammino’". A soli 22 anni Valentino è socio fondatore della Cassa Rurale e Artigiana di Bientina e nel 1961 entra nel commercio delle auto straniere. A metà degli anni Sessanta diventa concessionario Bmw e Peugeot a Pisa dove riesce anche in varie iniziative immobiliari con la costruzione di edifici. Nel 1988 la svolta. Valentino Cai decide di lasciare il mondo delle auto e di dedicarsi alla gestione del patrimonio familiare e alla collezione di stampe antiche.

Cai è stato un imprenditore illuminato e soprattutto attento ai cambiamenti. La carriera di collezionista di Valentino Cai entra nel vivo alla fine degli anni Ottanta, un quarto di secolo dopo la prima intuzione. In quel 1964 in cui il trentenne Valentino entrò nella cartoleria di Gino e Vittorio Toncelli in via Curtatone e Montanara a Pisa, motivato dal semplice scopo di comprare del materiale di cancelleria per la propria professione. "Dietro suggerimento del titolare – racconta ancora l’avvocato Gremigni – acquistò tre incisioni di Pisa per la cifra irrisoria di cinquantamila lire". Da poco è nato un matrimonio ineguagliabile.

g.n.