Ladri all’opera all’ora di cena in due abitazioni. Incetta di gioielli. Indagano i carabinieri

A San Miniato tornano i furti nelle case, con due episodi nel fine settimana nella zona di Calenzano. I ladri rubano gioielli e un orologio d'oro di valore. Preoccupazione crescente in città per la serie di colpi.

Ladri all’opera all’ora di cena in due abitazioni. Incetta di gioielli. Indagano i carabinieri

Ladri all’opera all’ora di cena in due abitazioni. Incetta di gioielli. Indagano i carabinieri

Dopo l’ondata di colpi fra le vacanze di Natale e il mese di gennaio, i ladri sono tornati a rovistare nelle case di San Miniato. In questo caso – da quanto abbiamo appreso – nel fine settimana ci sono stati due furti, all’inizio della zona di Calenzano, nelle vicinanze dell’ospedale. In una circostanza – da quanto è stato ricostruito – i malviventi sono entrati in un villetta mentre la famiglia si trovava a cena, ignara di quello che stava accadendo nelle camere nelle quali erano entrati, presumibilmente, forzando una finestra sul retro. Qualche ora dopo - quando i topi d’appartamento erano già andati via – l’amara scoperta: i monili in oro conservati in un comò era spariti. Non hanno invece trovato i soldi contanti, anche perché l’azione deve essere stata mordi e fuggi, vista la presenza dei padroni di casa. Poco più in là i malviventi sono entrati in un’altra casa dove il bottino sembra sia stato più cospicuo, in particolare per il furto di un orologio d’oro del valore di alcune migliaia di euro.

Nelle settimane scorse,lo ricordiamo, i colpi si erano ripetuti a raffica destando profonda preoccupazione nella cittadinanza. Con alcuni furti importanti messi a segno. Uno nella zona delle Colline, dove i ladri riuscirono ad impossessarsi di una significativa quantità di gioielli. Due ancora nella zona dell’ospedale, fra piazza Bonaparte e piazza XX settembre, quando i malviventi riuscirono anche ad aprire un cassaforte mentre la famiglia era a cena fuori. Un altro furto significativo fu nella zona del Poggio, quanto nel bottino finirono anche borse griffate, alcune delle quali – insieme ad alcuni oggetti d’oro – furono seminati dalla banda durante la fuga.

Carlo Baroni