CARLO BARONI
Cronaca

La chiusura del Ponte della Botte "Un dramma per cittadini e attività"

I consiglieri di opposizione dei comuni di Calcinaia , Cascina e Vicopisano esprimono preoccupazione Attraverso il consigliere di Fratelli d’Italia, Serena Sbrana, verrà presentata un’interpellanza in Provincia

GERMOGLI PH: 18 GIUGNO 2024 CALCINAIA PONTE DELLA BOTTE LAVORI © LUCA BONGIANNI/ FOTOCRONACHE GERMOGLI

GERMOGLI PH: 18 GIUGNO 2024 CALCINAIA PONTE DELLA BOTTE LAVORI © LUCA BONGIANNI/ FOTOCRONACHE GERMOGLI

Calcinaia (Pisa), 29 luglio 2024 – «I disagi sono già notevoli per cittadini e le attività commerciali della zona", dicono i consiglieri di opposizione dei comuni di Calcinaia (Matteo Becherini ed Elisa Venanti), Cascina (Chiara Cini) e Vicopisano (Gian Matteo Giorgi e Mario Palmieri) riguardo la chiusura permanente del Ponte della Botte. La struttura, infatti, resterà totalmente chiuso al traffico almeno fino all’inizio del 2025. Preoccupazione già espressa, lo ricordiamo, da Confcommercio che nei giorni scorsi ha sottolineato come la cosa migliore e meno dannosa per tutti saerebbe quella di "posticipare questi lavori e la relativa chiusura totale del ponte all’estate 2025, così da concentrare il necessario tempo di chiusura nel periodo meno congestionato dell’anno e nel frattempo ripristinare il doppio senso alternato".

«Come consiglieri comunali di Fratelli d’Italia dei comuni interessati non possiamo esimerci dal porre delle domande cruciali sulla gestione di questa situazione – spiega una nota –: esiste un cronoprogramma dei lavori con date di consegna delle materie prime e perché questi materiali non sono arrivati in tempo? Chi avrebbe dovuto assicurarsi della loro disponibilità prima di avviare i lavori? Questa criticità non comporta nessuna conseguenza per le aziende esecutrici e fornitrici? È stata valutata la capacità dell’azienda affidataria di gestire il progetto? Perché i disagi devono ricadere esclusivamente sui cittadini? Esistono misure di indennizzo per le attività commerciali maggiormente colpite? Con quale logica i sindaci avevano auspicato la riapertura del ponte per il mese di settembre?"

Pertanto Fratelli d’Italia annuncia che, attraverso il consigliere provinciale Serena Sbrana, verrà presentata un’interpellanza in Provincia. "Lascia tutti perplessi il rifiuto, da parte dei sindaci dei comuni interessati, dell’alternativa proposta – prosegue la nota –: ovvero lasciare la possibilità di passaggio sul ponte in senso unico alternato, almeno fino all’arrivo completo dei materiali. Questo avrebbe causato comunque dei disagi e rallentamenti al traffico, ma indubbiamente inferiori rispetto ad una chiusura così duratura. Inoltre avrebbe potuto limitare l’incremento di veicoli nelle strade limitrofe". "È sconcertante come i ritardi e la disorganizzazione nella gestione dei lavori pubblici siano ormai diventati una triste consuetudine– concludono – . La chiusura del ponte, prevista già dalla primavera del 2023, avrebbe dovuto essere accompagnata da una meticolosa pianificazione per evitare disagi alla popolazione".