
Maria Carolina Salvadori, 34 anni, vive a Milano ma è cresciuta a Pontedera
Pontedera, 25 agosto 2022 - Tornare a casa per scegliere in maniera definitiva di non voler avere figli. È la storia di Maria Carolina Salvadori, che dopo aver lasciato Pontedera per studiare e lavorare a Milano, a fine settembre sarà di nuovo nella cittadina dove vive la sua famiglia per mettere un punto a una storia che si porta dietro da tempo. Ha scelto la strada della sterilizzazione permanente e dopo anni di rifiuti e tentativi di convincimento da parte di medici e ginecologi ha trovato nell’ospedale Lotti di Pontedera il luogo dove poter dare ascolto al suo corpo. "Ho girato molto prima di arrivare qui – racconta – e considerando che è la città dove sono cresciuta e dove vive ancora mia madre è abbastanza paradossale. Per una serie di motivi personali e di salute non posso usare altri tipi di contraccettivi e so per certo di non volere una gravidanza".
Ma per una ragazza di 34 anni non è semplice far capire le ragioni di una scelta così apparentemente lontana da quello che è il percorso di vita della maggior parte delle donne. "Mi hanno detto che la sterilizzazione permanente è illegale in Italia – continua – ho ricevuto dai medici opinioni a dir poco maschiliste su quella che dovrebbe essere la gestione del corpo femminile. Un medico mi ha perfino detto "di essere sfortunata". Non mi sono arresa, ho cercato online e chiesto alle associazioni in cui faccio volontariato. È stata proprio una ragazza dell’associazione "Libera di abortire" che mi ha parlato di Pontedera, ho contattato da prima il dottor Massimo Srebot e lui mi ha indirizzato all’ospedale Lotti". Da lì il primo colloquio con la primaria di ginecologia, Martina Liut e la data per la preospedalizzazione.
"Finalmente non ho dovuto dare troppe spiegazioni per giustificare la mia scelta – aggiunge –. Credo che ognuno debba avere il diritto di scegliere di non avere figli e farlo in maniera sicura. Ho letto cose assurde sulla sterilizzazione, c’è chi la contempla soltanto dopo una certa età o dopo aver messo al mondo un certo numero di figli. Ringrazio chi mi ha supportato e consentito di arrivare qui. Ci sono infiniti motivi per cui una donna potrebbe non volere figli, dovremmo soltanto essere un po’ più giusti e frenare i giudizi". Una scelta che per Maria Carolina non è altro che la volontà di autodeterminarsi, decidere per sé, per la propria vita e per il proprio corpo: "So che vivrei una gravidanza come qualcosa in forte conflitto con la mia identità di genere. Racconto volentieri la mia storia per dire che esistono altre strade percorribili e sono felice di pensare di poter essere stata d’aiuto anche solo a un’altra ragazza che si trova nella mia situazione".