Incidente mortale Il caso di Pietro Gandolfo arriva in tribunale

Il fotografo di 38 anni perse la vita in sella alla sua moto nello scontro con un’auto a La Rotta

L’incidente stradale in cui perse la vita Pietro Gandolfo, 38 anni, fotografo, è arrivato nell’aula penale del tribunale di Pisa per udienza preliminare davanti il giudice Pietro Murano. Imputata è Julia Sotska, 30 anni, assistita dall’avvocato Roberto Nocent. Il giudice, tuttavia, ha rinviato disponendo che la donna venga trovata e che le sia notificata la fissazione dell’udienza, passaggio che, si apprende, non era stato possibile effettuare. L’incidente avvenne il 19 ottobre dello scorso anno a La Rotta lungo la Tosco Romagnola. Gandolfo era originario di Fucecchio ma da anni viveva a Santa Croce, molto conosciuto e apprezzato. Il 38enne era alla guida di una moto. L’impatto tra il centauro e un Bmw che procedeva nella sua stessa direzione (da Pontedera verso Montopoli) – e che urtò la moto facendo sbalzare Gandolfo dal mezzo – ebbe esiti fatali per il fotografo, secondo quella che fu la prima ricostruzione del fatto. Quando l’automedica e l’ambulanza della Pubblica Assistenza di Pontedera arrivarono sul posto per i sanitari ci fu davvero poco da fare. Le manovre per rianimare Gandolfo non ebbero, purtroppo effetto. L’automobilista venne denunciata per omicidio stradale e guida in stato di ebrezza: dopo essere stata sottoposta al controllo dell’etilometro, risultò che aveva valori alcolemici nel sangue superiori alla norma- Per questi titoli di reato il caso è arrivato davanti il giudice per l’udienza preliminare che ha rinviato a marzo.

C. B.