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Il rogo sul Monte Serra. Denunciato un 34enne per incendio colposo

I carabinieri forestali hanno accertato che stava bruciando residui vegetali nonostante il divieto regionale e il fuoco gli è “scappato“ a causa del vento.

Il rogo sul Monte Serra. Denunciato un 34enne per incendio colposo

di Gabriele Nuti

Incendio boschivo colposo. I carabinieri forestali hanno individuato il responsabile dell’incendio che ha distrutto una quindicina di ettari di bosco e un’uliveta sul monte Serra. Si tratta di un 34enne che, "incurante del divieto generale imposto dalla regione Toscana per il pericolo d’incendi, ha dato fuoco ad alcuni residui vegetali per smaltirli". Oltre a non aver rispettato il divieto regionale, l’uomo non avrebbe neppure messo in pratica accorgimenti e prescrizioni per evitare disastri simili. Il fuoco è poi sfuggito al suo controllo e ha velocemente aggredito il bosco confinante. Il rogo è divampato poco dopo mezzogiorno di domenica.

L’intervento dei carabinieri del Nucleo investigativo ambientale agroalimentare e forestale di Pisa, insieme ai colleghi del Nucleo forestale di Calci e ai militari della stazione di Buti ha consentito di individuare l’area e chi aveva appiccato il fuoco per bruciare i residui vegetali di potature e pulizia delle sterpaglie in località Quadonica, nel territorio comunale di Buti. Per tutto il pomeriggio, e poi per tutta la notte quando è stata effettuata la bonifica, sono stati impegnati vigili del fuoco, volontari, tecnici del servizio antincendio della Regione Toscana. Fondamentale l’impiego di quattro elicotteri e due canadair dei vigili del fuoco e della protezione civile che hanno permesso di arginare le fiamme.

Le operazioni di spegnimento dell’incendio sul Monte Serra – cinque anni fa esatti, anche allora era il 24 settembre quando divampò il rogo che si protrasse per giorni – sono state seguite anche dal presidente della Regione Eugenio Giani. "E sono venuto qui personalmente per ringraziare ogni donna e uomo del nostro sistema regionale – ha scritto Giani sui social – Nei loro occhi ho visto il coraggio di chi combatte il fuoco tutelando l’ambiente con tutto il cuore. La Toscana è unita nel ringraziarvi e orgogliosa di voi" .

"Per ricostituire il bosco a Buti ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo", secondo Coldiretti Pisa. "Solo questa estate i roghi hanno mandato in fumo 123 ettari di boschi in tutta la Toscana – spiega Marco Pacini, presidente Coldiretti Pisa – Per affrontare queste emergenze, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici, è necessario accelerare sul ’Piano invasi’ per recuperare una parte di quell’acqua piovana che va dispersa e che potremo usare per l’irrigazione e per difenderci dagli incendi mettendola a disposizione delle squadre di soccorso evitando l’acqua salmastrata che danneggia piante e terreni. Ogni rogo costa ai cittadini oltre 10mila euro all’ettaro fra spese immediate per spegnimento e bonifica e quelle a lungo termine per la ricostruzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate".