LUCA BONGIANNI
Cronaca

Il primo Ciao elettrico spunta dal garage di Landi: "C’ho lavorato molto per la gioia di mostrarlo"

L’ex piaggista ha riconvertito il due ruote. "Ma non lo omologherò"

"Ci vuole tanta fatica e sacrifici economici ma quando sento un motore che si rimette in moto… è la soddisfazione più bella che esiste". È una storia di impegno e di passione, tenacia e meticolosità. Romolo Landi, 84 primavere e piaggista in pensione dopo oltre 40 anni di attività, ha realizzato nel suo garage a Pontedera il primo Ciao elettrico costruito artigianalmente, senza tutorial o kit preconfezionati. "Si sta parlando tanto di veicoli elettrici e di trasformazione della mobilità – spiega Romolo, che ci ha aperto le porte del suo garage, una vera e propria officina personale – così ho deciso di trasformare il mio Ciao a benzina in un veicolo elettrico. Ho smontato il motore originale e ho provato ad installare il primo motore elettrico compatibile che avevo comprato, ma non andava bene. Ho dovuto fare diverse prove, modificare il telaio rinforzandolo e quindi applicare il motore elettrico e una batteria. Dopo diversi tentativi e circa un anno e mezzo di lavoro sono riuscito a completare l’opera. Ora il Ciao è completamente elettrico, i fanali anteriore e posteriore sono a Led ed il veicolo è pronto a camminare a 25 km orari con un’autonomia credo almeno fino a 4 ore". Altrettanto tortuosa è stata la strada per arrivare all’omologazione di questo mezzo.

"Dovrei andare a Bologna e far vedere il veicolo ad un ingegnere che poi dovrebbe dare o meno il benestare per l’omologazione – spiega Landi – ma ci vorrebbero un sacco di soldi e non mi interessa, sono contento di averlo fatto funzionare e di farlo vedere ai miei nipoti". Una passione, quella per i veicoli Piaggio, che Landi ha coltivato negli anni e che vuol trasmettere alle future generazioni. "Per i miei nipoti ho costruito anche una scrivania partendo dal telaio di un Ciao" mostra le foto. Ciao e non solo. Landi conserva gelosamente anche una decina di Vespa storiche. E ogni sera, nel tempo libero, scende in garage con il cacciavite in mano per far tornare a nuova vita motori e motorini. "Quando sono solo in garage mi sento davvero in pace. Ci faccio anche tardi la notte, perdo la cognizione del tempo. Poi la mia moglie mi bussa e allora torno a casa…".