
Il coro degli Amici della musica di Ponsacco
Il concerto tradizionale di San Giovanni è stato il momento per celebrare i 50 anni del coro degli Amici della musica di Ponsacco. Ieri sera, nella chiesa di San Giovanni evangelista, l’evento che oltre a celebrare il santo patrono della cittadina ha celebrato anche il mezzo secolo di una realtà diventata un’istituzione. Oltre al coro diretto da Alessandro Cavallini, i piccoli del coro Nuvole di voci diretto da Elisa Pucci e ancora il soprano Roberta Ceccotti, il tenore Leonardo Filidei, il baritono Federico Bertelli, al pianoforte Alessandro Cavallini e Tommaso Guidi all’oboe.
"Il coro – racconta Luca Bertocchini presidente dal 2012 dell’associazione Gli Amici della Musica – è nato nel novembre di 50 anni fa. Chi ne fa parte? Sono 18 elementi e l’età varia si parte dai 20 per andare oltre i 70 anni. Ci sono persone che hanno sempre fatto parte di questo coro, c’erano quando si è formato e ci sono oggi, 50 anni dopo. La cosa più bella del coro è che quando si canta sullo stesso palco o intorno allo stesso pianoforte possono esserci età, mentalità, cultura diversa ma l’obiettivo è lo stesso. In quel preciso istante tutti sono lì per lo stesso identico motivo: fare qualcosa di bello per sé e per la propria comunità. Ci sono casalinghe, ingegneri, studenti, pensionati, operai e avvocati, tutti sono lì per cantare".
Quella del coro è una storia di un gruppo legato da una forte passione per la musica diventato quasi una famiglia in cui oltre alle prove si condivide molto di più. "Il coro è l’esempio perfetto di come dovrebbe funzionare una società – continua – tanti singoli che formano un insieme". Una storia fatta anche di scambi, di rassegne, di concerti tenuti in tante zone d’Italia e all’estero e di ospitalità nei confronti dei gruppi che vengono da fuori. Opportunità di crescita individuale e collettiva che anno dopo anno hanno permesso al coro ponsacchino di crescere sempre più. "Qual è stata la soddisfazione più grande da presidente? – prosegue – Riuscire lo scorso anno a unire le tre anime dell’associazione: il coro, l’orchestra jazz e il coro di voci bianche. Era la prima volta che succedeva, è stata una bella sfida!".
Una realtà nata come corale e poi nel tempo diventata coro nella ricerca di una qualità sempre più alta. Un percorso che ha portato ad assottigliare le fila degli elementi e un ricambio generazionale tutt’altro che scontato. "Lo scorso anno è nato il nostro coro di voci bianche – conclude – la speranza è che le bambine e i bambini che lo compongono si appassionino alla musica. La direttrice ha inserito dei brani lirici nel loro repertorio, un modo per iniziare a incuriosire verso questo mondo. L’augurio è che possa nascere anche un coro di adolescenti. In questi 50 anni sono stati tanti i cambiamenti all’interno dell’associazione e del coro, quello che però è rimasto invariato è l’affetto che Ponsacco ha nei nostri confronti e viceversa l’attaccamento che noi abbiamo verso la nostra comunità".