
"Con la Croce e la Risurrezione la morte è stata sconfitta per sempre. Non un evento drammatico quindi, la Deposizione dalla Croce, ma un evento di salvezza, concetto che doveva essere chiaro alla Compagnia della Croce di Giorno che commissionò questa pala d’altare per la propria Cappella adiacente alla chiesa di San Francesco" sottolinea l’ufficio beni ecclesiastici della Diocesi. E il suo responsabile, don Tommi Fedeli, rimarca il messaggio universale della Deposizione. "Dietro la morte, c’è sempre la vita che prorompe. Come diceva De André: "Io nel vedere quest’uomo che muore, Madre io provo dolore. Nella pietà che non cede al rancore, Madre io ho imparato l’amore".
Il cantiere è stato seguito da un comitato tecnico scientifico composto dalla soprintendenza, dal Comune, dalla Diocesi, dalla Fondazione Friends of Florence e dal dottor Andrea Muzzi. Il governatore Eugenio Giani parla di Rosso Fiorentino come di "un’artista già internazionale nella sua epoca. Con questo restauro, Volterra si conferma degna capitale della cultura toscana". "Siamo giunti al termine di un lungo progetto davvero molto importante - dice la presidente di Friends of Florence Simonetta Brandolini D’ Adda - Oltre a conservare l’opera, l’intervento ha consentito di approfondire la conoscenza della tecnica esecutiva e delle scelte dell’artista. Ringrazio il Comune, la Diocesi, il comitato tecnico scientifico, i restauratori Daniele Rossi e Roberto Buda che con dedizione e esperienza hanno eseguito l’intervento. Esprimo la mia più profonda gratitudine ai donatori John & Kathe Dyson e The Alexander Bodini Foundation che hanno reso possibile questo intervento".
Per il sindaco Giacomo Santi "si tratta di una delle più operazioni più importanti in quanto si tratta di un investimento per la città, compiuto in uno degli istituti culturali più importanti". La sala è stata rinnovata con la partnership tra Comune e la società Iren. "Il restauro della Deposizione è, ancora una volta, la testimonianza dell’altissimo livello della nostra cultura del restauro - le parole del soprintendente Valerio Tesi - qui testimoniata dal magistero di Daniele Rossi e di Roberto Buda, la cui operatività è stata accompagnata dalla competenza del personale della soprintendenza".