REDAZIONE PONTEDERA

I “Percorsi“ del maestro Luciano Sozzi

La personale dell’artista sarà inaugurata sabato prossimo alle 17.30 nelle Logge di Palazzo Pretorio a Volterra

Taglio del nastro sabato 30 aprile alle 17.30 nelle logge di Palazzo Pretorio per la personale di pittura ‘Percorsi’ del maestro volterrano Luciano Sozzi. Con opere pittoriche inedite, l’esposizione è a cura di Sergio Borghesi e promossa dall’associazione Mondo Nuovo nell’ambito del cartellone di ‘Volterra prima Città Toscana delle Cultura’. Grafico iperrealista a Milano alla fine degli anni ‘70 – e durante il decennio degli ‘80 – artista informale e poi apparentemente metafisico, nelle fasi più recenti Luciano Sozzi conserva nella ricerca alcuni assiomi ricorrenti: la perfezione quasi innaturale della luce, giochi di non-sense, la solitudine nel quotidiano condivisa con oggetti-non oggetti fondamentali e intenzionali. La conseguente elevazione di oggetti d’uso, permeati da aleggianti sentimenti nostalgici, su sfondi infiniti dove la profondità è alimentata dalla continuità inscindibile fra luce e colore. Così dalle caffettiere e scope dominanti della fase iperrealista, fiaschi e ampolle, chitarre picassiane, manichini dechirichiani, si trasformano progressivamente in gentili demoiselles e in bagnanti robotiche.

Ma c’è, in questa ulteriore produzione pittorica, anche il ritorno della figura. È scansionata sul livello più alto dei personaggi composti da volumi snodabili utopici, fino alla configurazione compiuta: quella di un protagonista maschile profondamente malinconico, sul primo piano delle sue attive memorie, rianimato, sul secondo, da fanciulle stranamente meravigliose, talvolta icone di Modì in vesti (e non vesti) aliene, eppure aperte all’empatia e alla comunicazione. Ma il realismo ritorna anche per gli ambienti: il mare di terrazza Mascagni a Livorno o la stessa città di Volterra, raccordano la realtà esteriore a quella interiore di questo viaggio singolarissimo e umano.

I quadri di medio e grande formato sono preceduti dal disegno e da acquerelli di prova che costituiscono di per sé opere d’arte. Con un aspetto che condividono con i lavori grafici ad acquaforte: i rompicapi armonici degli incastri volumetrici, le forme ideate di Luciano Sozzi, acquisiscono un calore maggiore accentuando le loro stesse atmosfere, rispetto all’algida bellezza degli sfondi blu di Prussia, dei neri più caldi, dei rosa e dei celesti imponderabili, vuoti e puri come quelli daliniani, degli oli. La mostra sarà visitabile fino al 15 maggio dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.