
Alessandra Nardini, assessora regionale criticata da Paolo Vallini (Forza Italia) per la sua «gonna svolazzante» in occasione della consegna del messaggio di pace del Papa, da parte del vescovo monsignor Paccosi
"Quella gonna svolazzante" davanti al vescovo. "Non consona alla circostanza" per il consigliere di Forza Italia Paolo Vallini che ha definito cosi l’outfit dell’assessora regionale Alessandra Nardini durante un suo intervento in consiglio comunale. Ora volano le polemiche. E’ la Nardini stessa – avvertita della battuta – a buttare benzina sul fuoco con un post su Facebook. "Quante volte sono state pronunciate parole del genere verso un uomo e il suo abbigliamento? Mai – dice – . Questo perché tali parole sono il frutto di un sessismo ancora fortemente presente e di cui il consigliere Vallini dovrebbe vergognarsi. La realtà è che non gli sono andate giù le parole che ho pronunciato a quell’incontro, dove ho sottolineato l’incoerenza di chi, come la parte politica che lui rappresenta, si riempie strumentalmente la bocca con i valori cristiani e poi tace di fronte alla morte in mare di migliaia di migranti e alle politiche disumane che lo permettono. Ma è tanto difficile per la destra restare al merito delle questioni?".
Ci va giù dura l’assessora Dem della giunta Giani. "È così difficile criticare, anche aspramente, una donna che fa politica per le sue posizioni e non per il suo abbigliamento? – prosegue Nardini –. Prima di rendere pubblico quanto accaduto, e ringrazio la vicesindaca Azzurra Bonaccorsi per avermelo segnalato, mi sono chiesta se fosse giusto farlo o non dare ulteriore visibilità all’affermazione vergognosa di Vallini. Ho scelto di farlo pensando alle giovani ragazze che sono impegnate o che un giorno si impegneranno in politica, perché non debbano mai avere paura di essere donne libere, libere nell’indossare cosa vogliono e soprattutto libere di dire cosa vogliono". "Ringrazio, davvero di cuore, quante e quanti mi stanno esprimendo la loro solidarietà e vicinanza. C’è ancora molta strada da fare, anche questo episodio lo conferma e non fa che rafforzare in me la convinzione che sia necessaria una grande rivoluzione culturale per sconfiggere il sessismo e il patriarcato, una rivoluzione – l’affondo – che non può che partire dalla scuola, educando alla parità e al rispetto: insomma attraverso tutti quei progetti che sono certa Vallini attaccherebbe ma di cui invece avrebbe un gran bisogno". All’attacco di Vallini anche Filo Rosso, lista civica di sinistra. "Come donna e come consigliera del gruppo Filo Rosso - San Miniato esprimo, insieme a tutto il mio gruppo politico, la mia vicinanza all’assessora – dice Veronica Bagni – denunciando la gravità di un certo tipo di esternazioni a cui non è stato posto subito censura da parte del presidente del consiglio. Una offesa a tutte le donne, al diritto e alla libertà di espressione di ognuna".
Paolo Vallini getta acqua sul fuoco. "Nel corso della discussione di un punto all’ordine del giorno in consiglio comunale ho fatto riferimento all’intervento dell’assessora Nardini nell’incontro con il vescovo che fu di carattere squisitamente politico – dice Vallini –. Mi era sembrato fuori luogo dato il contesto in cui ci trovavamo. Ebbi anche modo di constatare che l’abbigliamento dell’assessora non mi era sembrato consono alla circostanza, anche perché diverso a quello di altre signore, sindache o assessore varie. E’ una opinione personale". "In ogni caso – aggiunge – ci tengo a precisare che non c’è stato da parte mia alcun intento sessita o discriminatorio, e non voleva rappresentare offesa alla donna in generale, né tanto meno all’assessora. Del resto la mia lunga presenza nella società, nelle sue varie espressioni, può testimoniare che ho sempre tenuto un atteggiamento rispettoso degli altri, chiunque essi fossero. Quindi sono a manifestare a Nardini il mio dispiacere per averla coinvolta in questo spiacevole episodio e, sinceramente, porgo le scuse".
Carlo Baroni