LAJATICO
Da una parte la brochure di Peccioli e Lajatico, dall’altra il comitato no fusione. Il dibattito sulla nascita del nuovo Comune di Alta Valdera è aperto. Sabato pomeriggio si sono dati appuntamento in piazza a Lajatico i membri del comitato contrario alla fusione. "Il percorso di fusione – scrivono – continua a essere una campagna elettorale scorretta e non legittimata. Sabato pomeriggio, in una piazza molto partecipata, abbiamo espresso dubbi sulle promesse, ma sopratutto sul valore che ha la partecipazione: utile a capire che gli aspetti negativi sono molti. Purtroppo, le esigenze di Lajatico non si riscontrano nelle proposte confezionate da Peccioli. Le alternative? Migliorare le cose che il comune faceva e svolgeva associando ciò che deve associare e potenziando i servizi che si possono svolgere per efficienza ed efficacia direttamente". Intanto sulle brochure consegnate casa per casa si sviscerano le ragioni della fusione. In oltre 30 pagine in evidenza la spiegazione di come saranno ripartiti i soldi in arrivo: 8 milioni in interventi strutturali a Lajatico, 2 milioni per la costituzione della comunità energetica, 3 milioni per la mobilità con il collegamento tra tutti i centri abitati e poi 5 milioni da ripartire. Si ripercorre l’iter che ha portato alla proposta di fusione e si scorrono le domande più frequenti sul processo. Un libretto che si chiude riportando la data del referendum consultivo che si terrà domenica 10 e lunedì 11 dicembre, mentre in basso riporta la dicitura del nuovo possibile Comune con i due stemmi di Peccioli e Lajatico ai lati, mentre sotto sono elencate in ordine alfabetico tutte le frazioni.