Fi-Pi-Li, cento tir in corteo Tutti contro il pedaggio "Un progetto fallimentare"

Da San Miniato a Empoli: "Non si può pagare per avere in cambio le buche". Dito puntato contro la scelta della Regione: "E’ ingiusto e penalizzante".

Fi-Pi-Li, cento tir in corteo  Tutti contro il pedaggio  "Un progetto fallimentare"

Fi-Pi-Li, cento tir in corteo Tutti contro il pedaggio "Un progetto fallimentare"

di Carlo Baroni

Un concerto di clacson e il sottofondo del ruggito dei motori. "Non volevamo arrivare a questo punto, ma in qualche modo dovevamo far sentire la nostra voce", dice Michele Santoni, presidente Unione Cna Fita Toscana, pochi minuti dopo che il corteo dei mezzi pesanti, che ha invaso la Fi-Pi-Li da San Miniato a Empoli Est e ritorno, ha fatto rientro all’Interporto merci. Si spengono i clacson e si accendono i microfoni. "Un pedaggio per una strada in queste condizioni? E’ inaccettabile – aggiunge Santoni –. La superstrada è stretta e pericolosa, inadeguata. E per di più un pedaggio riservato ai soli mezzi pesanti per reperire dalle nostre tasche i fondi di gestione di un’opera di utilità pubblica. C’è dell’assurdo in quest’idea della giunta regionale: la nostra protesta non finisce qui, comincia qui, ci batteremo in ogni modo". Cento, tra tir e autobus, ieri mattina si sono dati appuntamento a San Miniato per un corteo lungo un tratto della strada delle buche, dei rallentamenti, dei cantieri. Del resto fin dall’entrata in servizio del primo tratto – Montelupo-Empoli, inaugurato nel 1970 –, apparve in tutta la sua drammatica evidenza l’inadeguatezza della strada a ricoprire quel ruolo di arteria regionale che molti avevano auspicato. Da allora le cose non sono cambiante nonostante i rattoppi.

A protestare è un mondo che sulla strada passa un pezzo importate della propria vita. Che di strada vive e in strada lavora. Michele Volpi arriva da Siena: "Pagare per cosa? per una strada che non ha terza corsia, che non ha servizi, che ha piazzole fatiscenti". Il collega, Lorenzo Pieri, anche lui di Siena, spiega: "Noi le strade le conosciamo tutte o quasi, questa è una delle peggiori d’Italia, delle più pericolose. Di peggio secondo me c’è solo la E 45, il Verghereto". Comunque, prima sia sistemata e poi se ne parla.

Lo stesso presidente nazionale di Cna Fita, Patrizio Ricci, lo sottolinea: "Siamo per il dialogo, ma in qualche modo dovevamo anche affermare la nostra posizione e la nostra contrarietà ad un progetto che non è condivisibile; un pedaggio selettivo e discriminatorio che oltre penalizzare una categoria si preannuncia fallimentare, svantaggioso anche per le imprese che vivono in questo territorio che sono importanti e strategiche; penso al mondo delle pelle, a quello della metalmeccanica". Cna Fita aveva invitato anche i politici all’interporto merci. Qualcuno si è presentato. Il consigliere Massimiliano Baldini (Lega) ha partecipato: "Ho portato il nostro sostegno, dicendo no al pedaggio selettivo dei mezzi pesanti in Fi-Pi-Li". Maurizio Sguanci, consigliere regionale di Italia Viva: "Serve ammodernare, mettere in sicurezza, garantire la manutenzione delle principali arterie della Toscana senza pesare sul lavoro, i lavoratori e i cittadini".