Esame da leccarsi i baffi Ecco i diplomati di Gusto

In cucina contro la dispersione scolastica: nove giovani superano la prova finale. Conclusa l’esperienza biennale promossa a Santa Croce dall’agenzia Forium .

Sono nove i ragazzi che archiviano una storia di abbandono scolastico e possono festeggiare grazie al conseguimento della qualifica professionale in "Addetto all’approvvigionamento della cucina, conservazione e trattamento delle materie prime e alla preparazione dei pasti" conseguita grazie a un corso biennale gratuito finanziato dalla Regione Toscana. L’esperienza, dal titolo "Gusto", si è tenuta a Santa Croce ed è stata ospitata da Forium, agenzia che da anni eroga questo tipo di corsi professionalizzanti che rappresentano l’alternativa a chi frequenta la scuola superiore e permettono di chiudere la fase dell’obbligo formativo.

L’esame finale si è tenuto nei giorni scorsi ed è stato brillantemente superato dagli studenti Denise Arnone, Jonathan Carfagna, Flavius Andrei Gainaru, Andrea Magozzi, Shazije Merdita, Leonardo Pusceddu, Majcol Scorcioni, Anass Sediqui e Marsilda Xheka. In occasione della prova finale i ragazzi hanno preparato un menù da sottoporre alla commissione, ottenendo ottime valutazioni. In particolare, sono state cucinate delle ricette particolarmente ricercate: cuore di carciofo in farcia di gamberi alle erbe aromatiche, risotto viola con seppia in due consistenze, e tante altre delizie. "Il percorso – commenta Elena Profeti, vicepresidente di Forium – rappresenta la conclusione del ciclo di corsi biennali promossi dalla Regione Toscana, nell’ambito di Giovanisì. Adesso, infatti, l’offerta presente e finanziata riguarda invece progetti triennali che, oltre ad avere una valenza di salvaguardia degli studenti a rischio dispersione scolastica, rappresentano una valida alternativa alla scuola superiore tradizionale, con una capacità di placement occupazionale che supera il 70%".

"Siamo molto felici per questi nove ragazzi che abbiamo aiutato a trovare la propria strada professionale – conclude –. Ci tengo a ringraziare l’Associazione La Ruga di Ponte a Egola che ha permesso l’utilizzo dei propri laboratori durante il biennio, anche per preparare i piatti presentati in sede di esame".