Dalla regolite made in Valdera al primo villaggio lunare

Il mattone creato dall'ingegner Enrico Dini di Pontedera è esposto al museo del futuro di Dubai

Il mattone lunare creato da Enrico Dini

Il mattone lunare creato da Enrico Dini

Pontedera, 19 maggio 2022 - Il grand sogno, di cui è parte anche la Valdera, è  in mostra al museo del futuro di Dubai, appena inaugurato. Il museo espone a "Tomorrow Today" il progetto di habitation lunare realizzato da D-Shape in partnership con Foster + Partners, Sitael e Scuola Superiore Sant'Anna con l'Agenzia Spazile Europaea. E dov'è la Valdera? In questo grande progetto c'è anche l'ingegner Enrico Dini  che sui social annuncia la mostra. Dini nel suo laboratorio di Cascine di Buti  produce e vende «sabbia lunare» per scopi di ricerca, mentre continua a lavorare per la corsa alla colonizzazione della Luna.

Nelle vicinanze del lago di Bolsena, Dini, ormai anni fa, trovò una polvere di roccia che adeguatamente trattata diventa regolite per il 98% simile all’originale tanto che «è stata approvata dall’Agenzia Spaziale Europea – spiegò nei mesi scorsi l’ingegnere  a La Nazione – ed è una delle regoliti simulate migliori al mondo». Grazie a questo lavoro Dini ha potuto realizzare un modello di quella che potrà essere la prima edificazione sulla Luna, oltre realizzare esempi di mattone lunare: uno di questi è ora al museo del futuro di Dubai, mentre un’altro è in mostra a Shanghai. Un villaggio lunare che potrebbe essere  realizzato con la tecnologia D-Shape. 

Del resto Dini, il cui primo blocco lunare da una tonnellata e mezzo è sttao esposto nella sede del Centro europeo per la ricerca e la tecnologia spaziale di Noordwijk, è l’uomo che ha già realizzato un ponte in Spagna,  con questa tecnologica, stampandolo in 3D. E con lo stesso metodo ha realizzato le barriere coralline per ripopolare i fondali del Golfo di Bahrein, dell’Olanda e del Principato di Monaco. E più recentemente si è impegnato per la realizzazione nella baia di Hong Kong - la cui prima fase sperimentale ha dato risultati importanti – di barriere coralline che favoriscano il ripopolamento ittico e salvino una grande risorsa del mare come le ostriche. «Case per i pesci» con tutte le caratteristiche per ricreare gli habitat della fauna marina.

Uno spazio abitabile sulla Luna, quindi, è un sogno realizzabile: una struttura a cellule chiuse, protetta da un ampio spessore di regolite, che fornisce una buona combinazione di forza e di peso e capace di proteggere dal vento solare e dai meteoriti. Dal primo progetto di Dini è dunque partito tutto. Ed è nata una sinergia internazionale per far decollare l'avventura nello spazio per tantare la prima edificazione. Forse sempre più vicina.