REDAZIONE PONTEDERA

E Legambiente Valdera si schiera con Gherardini

Il ‘Cigno Verde’: "Ha ragione a preoccuparsi, siamo preoccupati anche noi"

"L’attacco da parte della società che gestisce la discarica di Peccioli al sindaco di Palaia Marco Gherardini ha dell’imbarazzante". Legambiente Valdera si schiera. E se il presidente onorario del Cigno Verde, il deputato Pd Ermete Realacci, lo scorso giugno, invitato in Valdera, definiva il "sistema Peccioli" un modello virtuoso in chiave di sviluppo green, gli ambientalisti locali la vedono in maniera opposta. "L’attuale presidente della Belvedere spa Silvano Crecchi accusa il sindaco di Palaia - prosegue la nota di Legambiente Valdera – per aver presentato osservazioni su due progetti che probabilmente comprometteranno il nostro

territorio per il prossimo secolo attraendo rifiuti speciali da ogni luogo; le frasi utilizzate da Belvedere SpA: “fervore oppositivo”, “dubbia correttezza istituzionale” sembra accusino il sindaco di Palaia di “lesa maestà”, ma il sostanziale raddoppio della discarica di Peccioli e la costruzione di un ossicombustore". Ossia "un inceneritore", secondo il circolo Legambiente Valdera – che, per caratteristiche tecniche, non ha esempi industriali funzionanti", che "preoccupa giustamente il sindaco di Palaia, la nostra associazione e molti comitati di cittadini che hanno presentato proprie osservazioni in Regione". "Legambiente Valdera, coordinando un gruppo di associazioni e comitati – si legge ancora – , ha presentato nuovamente osservazioni contro l’ampliamento della discarica e vediamo con piacere che molti sindaci stanno prendendo le difes di Gherardini contro la Belvedere spa. Belvedere SpA dovrebbe imparare che la trasparenza non è solo una parola da ricordare a Peccioli durante gli incontri organizzati a suon di euro con nomi altisonanti". Legambiente Valdera accusa quindi Belvedere di scarsa trasparenza e di aver "volontariamente oscurato varie sezioni della documentazione resa pubblica accampando motivi di riservatezza". "Una cosa è certa – chiude il Cigno Verde della Valdera – : il precedente progetto di ampliamento, dov’erano presenti molte informazioni adesso oscurate, grazie anche alle osservazioni di Legambiente Valdera e di molte altre associazioni e comitati, è stato bocciato dalla Regione; forse la Belvedere non ha capito la lezione e utilizza nuovi mezzi di censura verso tutti. Purtroppo, nonostante i tanti soldi spesi da Belvedere SpA, dobbiamo smentire l’assessora regionale Monni, l’aria di futuro è ben lontana da questi luoghi".