Covid, leggi razziali, social network. Ai maturandi non piace la letteratura

Tra i titoli scelti per la prova di italiano vanno per la maggiore gli argomenti più attinenti alla vita attuale

di Gabriele Nuti

La macchina della maturità 2022 è partita. In qualche caso la chiave elettronica per aprire le i file con i titoli arrivati dal ministero ha tardato di un’oretta contribuendo ad accresce l’ansia e l’attesa. Ma poi tutto è filato liscio, con tutte le commissioni regolarmente insediate (e non era scontato con i casi di Covid in aumento) e i ragazzi pronti a riempire d’inchiostro i classici fogli protocollo. Che, chissà, se e quando lasceranno il posto ai più moderni sistemi di scrittura. Per ora la maturità è anche un esame di calligrafia, evidentemente. Oppure, molto meno prosaicamente, i computer per tutti costerebbero troppo. E, allora, via di penna...

Alle 12 la prima a uscire è una ragazza dell’Ipsia Pacinotti che è subito scappata a casa per riposarsi in vista della maratona di otto ore di domani per la prova di disegno dei bozzetti per una collezione di abiti. Subito dopo arrivano Marta Gambini e Adelaide Gelli, entrambe di Cascina, "a scuola sempre insieme fin dall’asilo, siamo come sorelle". Marta racconta di aver scelto il tema sui social network "quello che mi sembrava più facile, ho parlato dei rischi dell’on line e delle mie esperienze". L’amica-sorella Adelaide sottoscrive e non aggiunge altro. Nello stesso frangente il sindaco Matteo Franconi e l’assessore Francesco Mori arrivano al Villaggio scolastico per portare il saluto istituzionale ai presidenti delle commissioni d’esame.

Sul marciapiede di via Salcioli, al fresco di un alberello del giardino del Montale, incontriamo Ludovico Beccani di Bientina, Martina Savino di Cenaia, Matilde Carrai di San Romano, Filippo Arcolini di Pontedera e Virginia Pelloso di Cenaia. Sono tutti maturandi dell’Itcg Fermi (solita classe, la quinta B amministrazione finanza e marketing). Ludovico vuol fare la carriera militare e ha scelto il tema sulla Segre e le leggi razziali. Come lui Davide Sabatini (quinta A) di San Romano che arriva poco dopo e si aggiunge al gruppetto. Mentre le compagne di classe del primo hanno scelto tutte il tema sui social network. Martina ha parlato della web reputation, Virginia ha puntato sull’attualità e i rischi che si corrono in internet e sui social. Filippo, invece, ha scelto la traccia sul Covid e "le conseguenze sull’economia, l’ambiente e la psiche delle persone".

I primi a uscire dal liceo scientifico XXV Aprile sono Iacopo Morelli Norcia di Pontedera e Francesco Mannucci di Calcinaia. Entrambi della quinta G indirizzo scienze applicate si sono concentrati su due titoli diversi. Iacopo sui social network ("utili e pericolosi se usati male) il Covid con un focus su come, in futuro, affrontare situazioni simili (speriamo di no) allo stesso modo in tutto il mondo il lavoro di Francesco. Poco dopo arriva Cecilia Prudente di Calcinaia che racconta di aver scelto il tema sulle leggi razziali e Liliana Segre. Infine, Costanza Murgioni di Terricciola, anche lei della quinta G, che ha lavorato sulla traccia del Covid. La letteratura (Verga e Pascoli gli autori da commentare ed elaborare) evidentemente è piaciuta meno. Felici di essersi scrollati di dosso la paura della prima prova, i maturandi oggi saranno impegnati nel secondo scritto. Dal 27 gli orali. Poi un’altra vita. Senza più la "culla" chiamata classe.