GIUSEPPE PINO
Cronaca

Comprato Palazzo Poggi . Ma resta il nodo Villa Borri

Il Comune si aggiudica la storica sede delle terme. Rimandata la vendita dell’altro immobile per procedere alla messa in liquidazione della società patrimoniale.

Comprato Palazzo Poggi . Ma resta il nodo Villa Borri

Comprato Palazzo Poggi . Ma resta il nodo Villa Borri

Venduto palazzo Poggi, sede storica delle Terme di Casciana. A diventarne unico proprietario sarà il Comune che si è aggiudicato una delle due procedure per la messa in vendita di una parte del patrimonio immobiliare dell’azienda termale partecipata da Regione Toscana e Comune. La messa in vendita di alcuni immobili, in particolare il palazzo storico e il centro Villa Borri, si era resa necessaria per poter porre fine alla procedura di liquidazione della società patrimoniale estinguendo con il ricavato delle cessioni i due mutui ancora in essere, mutui che gravano sul bilancio dell’azienda per 1milione e 800mila euro. Il Comune si è aggiudicato il palazzo progettato dall’architetto fiorentino Giuseppe Poggi nella seconda metà del 1800 per 936mila euro, ovvero il prezzo della base d’asta essendo stato l’unico ente pubblico ad aver presentato un’offerta. È andata deserta invece la seconda procedura, aperta in questo caso a tutti, che vedeva come oggetto la vendita del cento benessere Villa Borri, centro inserito all’interno di una prestigiosa Villa patronale all’interno della quale convivono anche alcune residente turistiche di proprietà privata. Il centro, che era stato inaugurato nel 2007, ha portato negli anni sempre più spine che rose all’economia dello stabilimento termale. Troppo alta probabilmente la base d’asta, 2milioni e 200mila euro, per il poco appeal che la struttura rappresenta. In queste ore intanto le firme sul preliminare di acquisto tra Comune e Terme, nelle prossime settimane l’appuntamento dal notaio per la stipula dell’atto di compravendita.

Con la cessione del solo Palazzo Poggi i problemi che rappresentano un freno per la procedura di liquidazione di Terme di Casciana sono quindi risolti solo per metà. Rimane infatti in piedi ancora un mutuo. Regione e Comune avevano già preventivato di ritrovarsi in una situazione come quella che si è verificata, per cui avevano già steso alcune ipotesi per il cosiddetto piano alternativo. Piano alternativo che sarà discusso trascorse le festività. La soluzione al problema dovrà comunque essere trovata "in casa" se si vorranno rispettare tempi brevi. E trovarla in casa equivale a dire che il Comune di Casciana Terme Lari dovrà caricarsi di un ulteriore onere, acquistando un altro immobile, ancora tuttavia da determinare, o accollandosi il mutuo, ipotesi questa meno plausibile. "Credo che riusciremo a trovare un’intesa entro il mese di gennaio – ha sottolineato il sindaco Mirko Terreni – il problema era infatti già stato affrontato. Mi auguro comunque di riuscire a chiudere la procedura di liquidazione entro la fine della legislatura".