La carcassa della cabina di un camion pericolosamente in bilico su via del Caligi, una roulotte semibruciata in via dell’Idrovora, pesanti bidoni di materiale infiammabile nei campi. "Coltano è il terminale inconsapevole di una mala dei rifiuti, di un’organizzazione di malaffare che dispone di mezzi e persone".
Lo denuncia il comitato per la difesa del borgo rurale pisano osservando che i recenti abbandoni dimostrerebbero una regia criminale dietro gli stessi. "Non si può spostare a mano la carcassa della cabina di un camion, né una roulotte - afferma il comitato in una nota - e dunque non si tratta più di singoli che di notte si liberano dei residui di una ristrutturazione o che, illegalmente, cercano di evitare le spese di smaltimento di rifiuti ingombranti. C’è molto di peggio ed è a rischio la stessa sicurezza degli abitanti, oltre al pesante inquinamento causato da rifiuti presenti ovunque da mesi. Le nostre continue denunce a vigili urbani e polizia forestale non fermano gli abbandoni e la situazione peggiora".
Il comitato, costituito per lo più da residenti e ambientalisti, se la prende anche con l’amministrazione comunale colpevole di "anni di abbandono e di promesse mancate che hanno prodotto questo sfascio. Era il 22 maggio 2018, quando, in un’affollatissima assemblea organizzata dalla Proloco, i candidati sindaci sottoscrivevano pubblicamente il progetto ‘Coltano, tesoro di Pisa’, redatto dalla stessa Proloco e dagli abitanti. E al quarto capitolo di quel documento si parlava proprio di sicurezza e di abbandono dei rifiuti, presentando la mappa degli accessi al paese, individuando le postazioni dove installare le telecamere e fornendo in allegato addirittura un preventivo dei costi delle stesse telecamere. Ma il sindaco Michele Conti se ne è dimenticato. Esattamente come ha stracciato le ripetute promesse di installare le telecamere e di acquistare la stazione Marconi".
Ora la denuncia di una regia criminale dietro gli abbandoni sistematici di rifiuti individuando proprio nelle campagne a est della città il luogo dove accedere indisturbati a una sorta di discarica illegale a cielo aperto. "Oggi - conclude il comitato di difesa di Coltano - la situazione è drammatica: all’inquinamento e al degrado intollerabile, si aggiunge la paura. Paura anche di uscire di casa, perché si potrebbero fare brutti incontri".
Gabriele Masiero