LUCA BONGIANNI
Cronaca

Carnevale, l’addio. "Che dolore buttare via tutto"

L’associazione getta la spugna dopo il mancato ricambio generazionale e il lievitare delle spese. "Stiamo regalando i cimeli a chi li vuole"

di Luca Bongianni

Il numero dei volontari che calava anno dopo anno, le difficoltà legate alla pandemia e adesso pure una lettera per liberare il capannone di via del Gelso da carri, maschere e trenini. Vive giorni difficili il Carnevale dei Ragazzi di Pontedera con l’associazione, che da oltre 50 anni lo ha portato avanti, che domenica ha annunciato il suo scioglimento. "Dal 2019 ci siamo ritrovati in pochi ad impegnarsi per il nostro carnevale e in questi anni nessuno di nuovo si è fatto avanti – spiega Carmelo Fazio, l’attuale presidente del Comitato Carnevale dei Ragazzi che ha annunciato lo scioglimento entro fine anno –. Le spese ci sono sempre state e negli ultimi anni non siamo più riusciti ad organizzare corsi mascherati. La scorsa settimana ci è arrivata anche la lettera dal Comune per liberare entro fine anno il capannone che presto sarà abbattuto (per la realizzazione del nuovo PalAcqua, ndr). A malincuore e con enorme dispiacere siamo arrivati a prendere questa decisione, che mi sembra un’offesa per chi questo carnevale l’ha creato e l’ha portato avanti in tutti questi anni ma purtroppo non potevamo fare diversamente. Noi saremo stati disposti anche a dare una mano ai nuovi, a dare consigli, ma non si è mai visto nessuno". E in quanto a tutto il materiale presente dentro il capannone.

"Stiamo cercando di distribuire un po’ di oggetti ad alcune associazioni, alla parrocchia – dice Fazio – ma ci sono tantissime cose, è un grande dispiacere dover buttare tutto. Ho parlato anche con il Carnevale di Bientina, mi piacerebbe che qualcosa potesse rivivere in futuro". E così il carnevale dovrà ripartire da zero. "Purtroppo non ci sono energie e persone nuove che in questi ultimi anni si sono fatte avanti – la presa di consapevolezza del vicesindaco Alessandro Puccinelli – come amministrazione non ci arrendiamo, proveremo a stimolare ancora la comunità e cercare percorsi alternativi per rilanciare il nostro carnevale".

A febbraio 2023 sarà dunque complicato, se non impossibile, tornare a vedere i carri allegorici sul corso. "Cercheremo di organizzare un carnevale di strada, in centro, con musica, maschere e colori – fa il punto Eugenio Leone – mentre per il futuro dovremo ripartire dalle persone. E un’idea è quella di coinvolgere i presepisti di Pontedera. La loro è un’arte diversa ma la loro passione e creatività potrebbe essere la base su cui ripartire".