Lapidaria l’assicurazione del Comune: "Il sinistro avrebbe potuto essere evitato ricorrendo all’ordinaria diligenza, richiesta a tutti gli utenti della strada. La buca in questione era perfettamente visibile, sia per le dimensioni della stessa, sia per l’orario della caduta (le 11:30), che forniva una perfetta visibilità". Quindi niente risarcimento. Perché, secondo la compagnia, non c’è "alcuna responsabilità dell’assicurato nella causazione dell’evento". Era stato l’uomo, tramite il legale, a chiedere i danni al municipio per quanto accaduto il 7 luglio scorso, mentre percorreva la via del Bosco, direzione Santa Croce: una cadeva rovinosa a terra "a causa di una profonda buca sul manto stradale della carreggiata, in alcun modo segnalata", sostiene la vittima. E c’erano anche testimoni che hanno visto: mentre il ciclista che lo precedeva riusciva a scansare l’insidia, lui, subito dietro non sarebbe riuscito ad evitare la deformazione del manto stradale. Dopo l’incidente si è fermata anche una pattuglia dei carabinieri della stazione di Castelfranco, per sincerarsi delle condizioni di salute del ciclista che si fece visitare al pronto soccorso di Empoli dove gli venne diagnosticata una dubbia infrazione dell’arco anterolaterale con prognosi di 12 giorni. E ora? La questione potrebbe non finire qui. Perché la buca c’era e al ciclista, si apprende, è piaciuta poco quella giustificazione che ha tutto il sapore del "se stavi più attento non ti succedeva nulla".
Carlo Baroni