
Battaglie ambientali e tensioni I movimenti ’green’ sfilano in piazza
di Sarah Esposito
Grillaia, Keu, base militare di Coltano e, più in generale, ambiente e difesa del territorio. Sono stati questi i temi principali della manifestazione che si è svolta ieri pomeriggio a Pontedera. Circa 700 persone hanno sfilato per chiedere alla Regione il ritiro della delibera di giunta numero 625 del 25 maggio 2020, l’atto che ha permesso la riapertura della discarica della Grillaia, tra le colline di Chianni, Lajatico e Terricciola, dopo ben 24 anni di stop. A organizzare la manifestazione un coordinamento, chiamato "Valdera Avvelenata" e composto da 12 associazioni. In piazza erano presenti oltre 40 realtà locali, provinciali e regionali. Ci sono i comitati nati dopo lo scandalo keu sullo smaltimento illegale dei rifiuti conciari, ci sono i circoli, il movimento contro la nuova base militare a Coltano, nel Pisano, c’è l’Usb Piaggio, i gruppi di studenti, chi manifesta contro il rigassificatore di Piombino e Legambiente. Il filo rosso che tiene uniti i vari fronti dell’iniziativa è la richiesta di una maggior attenzione a un territorio che in termini ambientali ha già pagato molto.
Pochi istanti prima dell’inizio del corteo si sono registrate delle tensioni tra alcuni esponenti locali di Fratelli d’Italia, arrivati con le bandiere del partito, e un gruppo di manifestanti. Gli esponenti di Fd’I sono stati allontanati come persone "non gradite" e scortati dalle forze dell’ordine oltre i limiti della piazza. "La tutela del nostro territorio non deve avere un colore politico – dicono Matteo Arcenni e Matteo Bagnoli dopo essere stati allontanati – . Come Fratelli d’Italia da sempre siamo impegnati sul territorio contro la riapertura della Grillaia e contro il conferimento dell’amianto nelle nostre colline, mettendoci la faccia e partecipando ad ogni iniziativa".
Il corteo ha attraversato corso Matteotti, per poi girare verso il duomo e andare dritto in piazza della Stazione. Proprio lì è stata recitata al microfono una lettera indirizzata a Mirko Terreni, sindaco di Casciana Terme Lari, ma soprattutto presidente dell’Unione Valdera. "Chiediamo ai Comuni che compongono l’Unione – scrivono dal coordinamento Valdera Avvelenata – di non accettare come un fatto scontato la cessione del proprio territorio a dei privati che dovrebbero trattare il delicato tema dello smaltimento dell’amianto nella discarica della Grillaia. Non svendete il futuro di una zona votata all’agricoltura di qualità, al turismo, non intaccate la bellezza di paesaggi costruiti con il lavoro millenario dei contadini per seguire le chimere del profitto che contribuiscono solo a distruggere il benessere collettivo. Unitevi alla protesta di decine di organizzazioni che hanno promosso la manifestazione del 4 marzo a Pontedera e alla quarantina di altre organizzazioni della società civile e partiti che hanno aderito alle richieste di Valdera avvelenata e chiedete con noi il ritiro della delibera regionale n° 629 e lo stop dei camion alla Grillaia".