REDAZIONE PONTEDERA

Allarme buche: intanto spuntano i cartelli

Intanto sono stati installati i cartelli che indicano di fare attenzione alle buche. Nell’incontro che martedì i rappresentanti del comitato...

Uno dei cartelli comparsi nella zona industriale di Gello per segnalare la presenza di buche e invitare gli automobilisti a prestarvi attenzione

Uno dei cartelli comparsi nella zona industriale di Gello per segnalare la presenza di buche e invitare gli automobilisti a prestarvi attenzione

Intanto sono stati installati i cartelli che indicano di fare attenzione alle buche. Nell’incontro che martedì i rappresentanti del comitato Aziende Megafono hanno tenuto con l’assessore ai lavori pubblici, Mattia Belli, è emersa l’urgenza di prendere provvedimenti per alcune vie della zona industriale di Gello. Strade disastrate, buche profonde e pericolose non solo per le auto che spaccarci i cerchioni, ma anche per scooter, monopattini e bici che potrebbero finire a terra. Soprattutto quando piove e si riempiono d’acqua, diventano vere e proprie trappole. Buche sempre più grandi visto anche il grande traffico di mezzi pesanti che circola nella zona. L’ispezione dei giorni scorsi ha riguardato soprattutto via Toscana, via Maremmana e la parte di via dell’Industria che non è stata riqualificata. "Ci hanno promesso che tapperanno le buche in maniera seria, con materiali che possano resistere almeno per questo inverno – dicono dal comitato – per ora abbiamo visto solo i cartelli, che vanno bene e magari possono servire al Comune per evitare richieste danni, ma non bastano certo a risolvere il problema". Perché diversi automobilisti nelle scorse settimane avrebbero fatto richieste danni al Comune per cerchioni o ruote spaccate. Il comitato ha predisposto un fac-simile da far girare tra i dipendenti delle 54 aziende che fanno parte del comitato per facilitare l’accesso alla pratica di richiesta danni. Il grande problema resta che i fondi che servirebbero per rifare queste strade non sono al momento nelle forze di Palazzo Stefanelli, sarebbero necessari milioni di euro. Il problema si estende infatti anche ad altre vie della zona industriale, fino a via Olivetti e via dell’Aeroporto. "Per non parlare del degrado e della sporcizia che c’è in giro, dell’assenza di fibra ottica o degli alberi piantati e subito morti o i pannelli fotovoltaici mai installati – dicono – tutte battaglie che portiamo avanti da un anno e mezzo senza ricevere indietro grandi risposte".