
Pontedera, 5 settembre 2023 – La bicicletta spinta a mano. Il casco indossato per essere pronto a ripartire appena salito sul sellino e rimesso in moto i pedali. A un certo punto, senza una parola di troppo, nè un urlo, silenziosi come topi, in due l’hanno aggredito spingendolo contro il muro di uno dei palazzi che si affacciano su corso Matteotti. Nel centro del centro, in mezzo a decine di persone. O, meglio, incuranti di decine di persone.
Sprezzanti del rischio in cui sarebbero potuti incorrere. Il rider, un quarantacinquenne dipendente di Deliveroo, è rimasto mezzo tramortito, senza parole, sotto choc per l’aggressione subita.
Il primo ad avvicinarsi al quarantacinquenmne è stato David Brogi, assessore comunale a Ponsacco, che racconta l’accaduto.
"Non conosco il motivo dell’aggressione – dice – Ma qualsiasi sia non giustifica un episodio così grave. La violenza non è mai giustificata. Ma in quel modo, in mezzo al corso, due contro uno, spinto contro un muro e preso a botte, compresa una ginocchiata all’addome, ancor meno. Tante persone si sono solo soffermate, oltre a me l’unica che si è avvicinata e ha urlato ai due di smettere è stata una signora straniera, credo dominicana. Dopo le urla della donna i due aggressori sono scappati in una delle traverse del corso. Io ho chiamato il 112 richiedendo l’intervento dei soccorritori e dei carabinieri. L’ambulanza è arrivata poco dopo così come i militari dell’Arma che sono stati molto gentili. Poi sono andati a parlare con il rider aggredito che nel frattempo era stato trasportato in ospedale. In mezzo a tanta gente che non si è fermata devo dire che sono stati molto bravi alcuni ragazzini che si sono preoccupati di spostare la bicicletta del rider e portare i suoi oggetti personali e da lavoro in una attività del corso. Ragazzi molto giovani, forse neanche maggiorenni, che hanno dimostrato grande senso civico". I carabinieri hanno avviato le indagini.
Il quarantacinquenne che stava lavorando per consegnare pizze e cibo a domicilio è stato medicato al pronto soccorso del Lotti e giudicato guaribile in cinque giorni. Aveva il casco e forse questo gli ha evitato conseguenze delle botte alla testa. Secondo i militari dell’Arma della compagnia cittadina non si è trattato di una aggressione a scopo di rapina.
Anche perché il rider non è stato derubato. Forse potrebbe essere stata l’azione di qualcuno per un mancato servizio di consegna da parte dello stesso rider o per il furto di merce a loro destinata e mai consegnata. Questa la pista che starebbero seguendo con maggiore decisione di carabinieri, anche se nessun’altra ipotesi viene esclusa. Nella zona ci sono le telecamere di videosorveglianza. Gli inquirenti si aiuteranno anche con le immagini per identificare i due aggressori.
gabriele nuti