Affari con i soldi dell’ex boss, dissequestri

Intanto Felice Maniero con un memoriale dal carcere torna a parlare anche della storia del suo tesoro che fece scattare le manette nel Cuoio

SANTA CROCE

di Carlo Baroni

L’avvocato Giulio Venturi, che assiste Riccardo Di Cicco, 64 anni, odontoiatra di Fucecchio, si apprende, cercherà di acquisire il memoriale di 90 pagine che Felice Maniero, ex boss della mala del Brenta, ha inviato alla Corte d’Appello di Brescia davanti la quale, a dicembre, riprenderà il processo in cui è imputato per i maltrattamenti nei confronti della ex. Pagine in cui Faccia d’Angelo racconta capitoli della sua storia criminale, tra spese folli e latitanza dorata. Ma pare che sia tornato a parlare anche del suo tesoro, quei 33 miliardi di vecchie lire di cui parlò con i magistrati veneziani e che fecero dì scattare l’inchiesta che arrivò fino nel Comprensorio con gli arresti di Cicco, l’ex cognato, e del broker santacrocese Michele Brorini, oggi entrambi in attesa del procedimento davanti la Corte di Cassazione. Di Cicco è stato condannato in appello - caduta l’aggravante dell’aver agevolato l’attività mafiosa dell’ex cognato - a 4 anni di reclusione. Per l’accusa l’attività di riciclaggio sarebbe avvenuta acquistando immobili e operando attraverso una pluralità di rapporti finanziari. Di Cicco è reo confesso di aver riciclato (ma sostenendo di aver anche restituito) 11 miliardi di lire del tesoro dell’ex boss.

Proprio nei giorni scorsi, si apprende, l’odontoiatra ha ottenuto il dissequestro di arredi della villa. Mentre sulla confisca degli immobili si è già pronunciata la Cassazione respingendo il ricorso contro al decisione della Corte d’appello di Venezia che, in riforma del decreto del tribunale (sezione misure di prevenzione) aveva in parte confermato le confische. La confisca dei beni mobili (tra i quali macchine e orologi) arriverà davanti agli ermellini, nei prossimi mesi. In attesa dell’ultimo passaggio in aula anche il broker Brotini, condannato in appello a 8 anni di reclusione e ritenuto colpevole di riciclaggio per aver aiutato Di Cicco a mettere al sicuro quei soldi in Svizzera. Sul tesoro del Maniero, dunque, la giustizia ha già parlato. Ma l’ex boss tornerebbe a fare ipotesi su quei guadagni. Trentatré miliardi il suo tesoro, secondo l’ex boss, di cui soltanto una parte recuperati. Mancherebbero all’appello 22 miliardi e Faccia d’Angelo continua a parlarne. Da qui l’interesse del legale di capire le nuove esternazioni di Felicetto dal carcere di Pescara dove si trova recluso. Dato che, per quanto riguarda quell’indagine sul presunto tesoro arrivata fino in Toscana, sono intervenute sentenze di merito.