REDAZIONE PONTEDERA

Addio al "concittadino" John L’inglese innamorato della città

Dopo gli anni da insegnante di lettere a Sheffiled aveva scelto Pontedera come "ritiro felice"

Era andato in pensione dopo una carriera ad insegnare Lettere a Sheffield, città inglese con forti radici industriali. Il professor John Bryan Gray, amante dell’Italia, della storia, dell’arte, si è poi innamorato della Toscana. Aveva scelto Pontedera come ritiro felice dove trascorrere molto del suo tempo. Lo scorso 29 luglio è morto all’età di 83 anni, lo ha comunicato ad alcuni amici di Pontedera sua figlia Anna. John, arrivato a Pontedera, rimase subito affascinato dalla città, gli piace la dimensione, la posizione, le persone, tutti i servizi e le iniziative culturali che offre. La storia di Pontedera e della Piaggio (possiede una Vespa e ne è fiero) lo conquistano. Arriva a Pontedera nel 2002, sceglie di abitare in centro e almeno tre volte ogni anno trascorre periodi di tre-quattro settimane in città. John – raccontano gli amici e conoscenti – era felice quando trascorreva le sue giornate a Pontedera. Interessato alla vita cittadina era sempre prodigo di consigli e suggerimenti di come poter migliorare la città. Ha partecipato anche alle elezioni amministrative. E poi ha visitato mostre, rassegne, frequentato il teatro, la biblioteca, il cinema, partecipato a presentazioni di libri. Non si perdeva la gita in battello partendo da Bocca d’Era, la Mangia Longa, l’escursione sullo Scolmatore, la fiera di San Luca e le giostre. I concerti della Volere è Potere, bici in città, la sagra dei fischi e campanelle e così via. Era frequente incontrarlo anche alle partite del Pontedera, tifava granata e non perdeva una partita in casa quando coincidevano con la sua presenza in città: era l’unico inglese in gradinata. Con la pandemia non aveva più avuto la possibilità di venire malgrado la sua volontà. La figlia Anna ha voluto ricordare quanto John fosse stato legato e affezionato al nostro territorio e quanto venire a Pontedera lo rendeva felice. Ha ringraziato simbolicamente tutte le persone che in questi anni lo hanno conosciuto, incrociato, salutato. Inoltre aveva da poco rinnovato il passaporto per passare altre settimane nella "sua" Pontedera, da cittadino italiano.

L. B.