Vannacci a Pisa: il pianeta “fascista”, l’inquinamento che fa bene. “Io sono un vero ambientalista”

Il candidato della Lega alle Europee a Pisa ospite di un'iniziativa del comitato che porta il nome del suo libro 'Il mondo al contrario’.

Roberto Vannacci a Pisa

Roberto Vannacci a Pisa

Pisa, 23 maggio 2024 – “Io sono un vero ambientalista, non credo esista natura buona o uomo cattivo. La terra evolve secondo principi naturali, nella natura ci sono molte specie ed evolvono secondo il criterio della competizione ma sono tutte in un equilibrio naturale che consente lo sviluppo delle specie e la scomparsa di altre. Il mondo non deve essere salvato, si salva da solo. Il pianeta è fascista perché se ne frega, evolve, distrugge, rigenera. Ci sono esplosioni di una potenza infinita”. Parola di Roberto Vannacci, candidato della Lega alle elezioni Europee, a un'iniziativa del comitato 'Il mondo al contrario’.

"Noi genere umano - ha spiegato - non riusciremo a cambiare l'evoluzione del cosmo. L'umanità non è mai stata meglio, siamo 8 miliardi di persone. L'inquinamento ci ha fatto benissimo e lo dico in modo provocatorio: l'aspettativa di vita planetaria nel 1800 era di 33 anni, oggi 68. Da quando abbiamo iniziato a inquinare abbiamo moltiplicato l'aspettativa. Inquinamento ovviamente non ci ha fatto bene, è il progresso che ci ha regalato benefici ed è sbagliato fermare il progresso”.

Infine, il generale ha criticato la direttiva Rewild europe: "Dice che l'agricoltura non va usata, non dobbiamo pescare, piantare, allevare perché si inquina ma dobbiamo mangiare la carne sintetica e i grilli o importare da altrove dove coltivano inquinando tutti questi beni che non possiamo produrre in Europa. Lasciare incolto il 4% dei campi, eppure in Italia abbiamo il doppio delle foreste rispetto a 80 anni fa”.

Poi ha proseguito: “Ne 'Il mondo al contrario’ ho descritto i paradossi dell'ambientalismo che ci dice che moriremo domani, che non avremo più energia, che non esiste identità dei popoli annullando le differenze e le nostre caratteristiche peculiari, che la famiglia non esiste più e che quella moderna è a geometria variabile e formata da chiunque, che la patria non deve più esistere e i confini e le bandiere dividono, le teorie globaliste e mondialiste vogliono eliminare tutto questo”.

Vannacci, che ha anche criticato la prospettiva di una difesa comune europea, è poi tornato sulla questione delle classi separate per disabili, polemica divampata giorni fa. “Non ho mai detto che i disabili vanno messi in classi separate. Parlavo di una tecnica che usano in Gran Bretagna, Stati Uniti e prima anche da noi: la scuola deve essere dura e severa perché la vita è severa. Bisogna aiutare tutti i ragazzi sia quelli che vanno molto bene e chi non ha molta fortuna, ma non parlavo di disabili ma di persone che hanno diverse capacità”, ha detto Vannacci. “Io penso - ha spiegato - che bisognerebbe fare classi a diverse capacità, non per discriminare chi ha più difficoltà, e non mi riferisco certo ai disabili, ma per seguirli meglio. Questo è ciò che accade in Germania. E sarebbe un modo per portare avanti chi è più indietro di altri e per lasciar volare chi ha le ali. Gli alunni disabili invece hanno bisogno di essere aiutati in modo peculiare e specifico da personale specializzato non certo di classi separate”.