NICCOLO' GRAMIGNI
Politica

Centrosinistra, big sul palco. Renzi a Conte: “Con orgoglio lo feci cadere”. Poi la stretta di mano

La Festa del Foglio a Palazzo Vecchio. Schlein picchia duro contro il Governo. E annuncia la manifestazione dell’11 novembre sul salario minimo

Schlein, Conte e Renzi sul palco a Firenze

Schlein, Conte e Renzi sul palco a Firenze

Firenze, 14 ottobre 2023 – E' la festa dell'ottimismo ma, guardandoci intorno, non c'è poi così tanto da ridere. E infatti tutti i leader nazionali, nel corso dell'evento del Foglio in Palazzo Vecchio, hanno affrontato il tema Israele tanto che il ministro Crosetto ha parlato della possibilità di annullare la festa delle Forze Armate.

L'incontro di Palazzo Vecchio però è stato molto importante anche dal punto di vista politico: si sono visti, tutti insieme, la segretaria del Pd Elly Schlein, il leader di Iv Matteo Renzi, il leader del M5s Giuseppe Conte. Ed è stato subito show, con la mina vagante del governatore campano ed esponente del Pd, Vincenzo De Luca, geniale nella comunicazione politica e, infatti, applauditissimo.

Uno dei momenti più alti della giornata è legato proprio a Renzi-Conte: nel corso del suo intervento il leader di Iv aveva ricordato «con orgoglio» di aver contribuito alla crisi di governo che ha fatto cadere l'esecutivo Conte e di aver spinto per la successione di Mario Draghi a Palazzo Chigi.

Caso ha voluto che Renzi ha terminato di parlare, è uscito dal Salone dei Cinquecento proprio mentre, dalla parte opposta, Conte stava per prendere il controllo del palco. I due hanno viaggiato per file parallele e, inizialmente, non si sono degnati di uno sguardo. Poi ecco il genio. Renzi, che stava per essere intervistato dai giornalisti, è tornato indietro ed è rientrato sul palco, con il solo scopo di stringere la mano a Conte.

E le facce dei presenti erano tutte un programma. Lo stesso Renzi ha poi tirato qualche stoccata al Pd: “Hanno cambiato idea sul jobs act, sul reddito di cittadinanza, non abbiamo cambiato idea noi, hanno cambiato pelle loro, e il Pd che cambia pelle rischia di perdere".

Non che De Luca sia stato molto generoso: «Milito in un partito che mi ha sempre rotto le scatole. Nel Pd mi pare di aver trovato una particolare concentrazione di cafoni, maleducati e presuntuosi», ha attaccato.

Anche Schlein ha picchiato duro, soprattutto contro il governo. Prima sul Pnrr: «Al Governo hanno perso 10 mesi a discutere della governance – ha detto –. Ad agosto ci hanno detto che le modifiche erano sostanzialmente 16 miliardi di tagli, di cui 13 miliardi circa ai Comuni che sono quelli che stanno spendendo bene e in fretta le risorse. Con la destra il paese sta frenando».

Poi sulla sanità definendo «inaccettabili i tagli del governo». E infine sul salario minimo. “Aspettiamo il governo al varco – il commento della segretaria dem -. Il governo ha provato, sul salario minimo, a buttare la palla in tribuna".

Schlein ha voluto annunciare la manifestazione del Pd in piazza del Popolo, a Roma, il prossimo 11 novembre per «dimostrare che c'è un'Italia che si batte per i salari».

Sullo sfondo, naturalmente, Israele e qui, più che i dati politici, ci sono le importanti dichiarazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto sul rientro del contingente di carabinieri, 22 in totale, che si trova a Gerico: «Ieri sera la situazione era tranquilla, oggi non lo è più», ha sottolineato con amarezza. Crosetto ha detto anche di pensare di «annullare la festa delle Forze Armate che si tiene il 4 novembre. Non penso sia giusto aumentare un fattore di rischio». Più che ottimismo un bel carico di ansia.