BRUNO MIRANTE
Politica

Chi sono i promotori del referendum dell’8 e 9 giugno 2025

Cinque quesiti su Jobs Act, tutele del lavoro e cittadinanza. A promuovere questa consultazione popolare sono sindacati, associazioni civiche, gruppi politici e figure del mondo intellettuale

Chi sono i promotori del referendum dell’8 e 9 giugno 2025

Roma, 20 maggio 2025 – L'8 e 9 giugno 2025 gli italiani saranno chiamati a votare su cinque quesiti referendari che toccano temi fondamentali come il lavoro e la cittadinanza. A promuovere questa consultazione popolare sono sindacati, associazioni civiche, gruppi politici e figure del mondo intellettuale, uniti dal desiderio di rafforzare i diritti sociali e civili.

Referendum 2025 l'8 e 9 giugno
Referendum 2025 l'8 e 9 giugno

I promotori dei referendum sul lavoro

I primi quattro quesiti referendari intendono modificare disposizioni introdotte dal Jobs Act e altre norme che regolano il mercato del lavoro. Il principale promotore è la CGIL, con il segretario generale Maurizio Landini che i questi giorni e in tour per l'Italia per sostenere le regioni del sì e per denunciare il silenzio mediatico che, secondo il sindacato, sta caratterizzando la consultazione. A supporto della campagna è stato costituito il ‘Comitato per i Referendum sul Lavoro 2025’, che include numerose realtà sociali: ARCI, Auser, Federconsumatori, Libera, Rete degli Studenti Medi, UDU, Medicina Democratica, Magistratura Democratica, Forum Disuguaglianze e Diversità, Giuristi Democratici, Usigrai e FNSI e tanti altri. Anche l’Unione Sindacale di Base (USB) ha lanciato un proprio comitato a favore del “sì”, pur prendendo le distanze da alcune scelte "moderate" nei quesiti proposti dalla CGIL.

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I promotori del referendum sulla cittadinanza

Il quinto quesito punta a ridurre da 10 a 5 anni il requisito minimo di residenza legale in Italia per accedere alla cittadinanza. Questo referendum è promosso da Cgil e +Europa e da una diverse associazioni. Il deputato Riccardo Magi, nei giorni scorsi, si è presentato in parlamento durante il premier time vestito da fantasma per denunciare il silenzio che verte sul voto. Mentre sempre Magi, insieme agli attivisti Sonny Olumati e Deepika Salhan, ha inscenato un flash mob davanti Palazzo Chigi: sulla facciata è stato proiettato proprio il simbolo del referendum sulla cittadinanza "per rompere il muro del silenzio sul voto dell'8 e 9 giugno". Tra i presenti anche, la coordinatrice della campagna Antonella Soldo, la tesoriera di +Europa Carla Taibi e Antonio Liguori di ActionAid. Il comitato promotore è sostenuto da numerose associazioni e sigle tra cui: +Europa, Possibile, Radicali Italiani, Partito Socialista Italiano, Rifondazione Comunista, ARCI, Libera, Unione degli Studenti, ASGI, ActionAid, Open Arms, Sea-Watch, Oxfam Italia e A Buon Diritto.

Il sostegno della società civile

Importanti figure del mondo accademico e scientifico hanno firmato l'appello “Vivere da cittadini, lavorare con dignità”, a sostegno dei cinque “sì”. Tra loro: Giorgio Parisi (Premio Nobel per la Fisica), Donatella della Porta, Nadia Urbinati, Silvio Garattini e Salvatore Settis.

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