DAVID ALLEGRANTI
Politica

Il registro contabile dell’indignazione non serve a niente

La rubrica “Il Machiavello”

Il Machiavello, la rubrica di David Allegranti

Il Machiavello, la rubrica di David Allegranti

Firenze, 25 settembre 2025 – Scrive Iacopo Melio, consigliere regionale del Pd: “Se vi indignate più per una vetrina rotta rispetto a 10mila bambine e bambini massacrati, non siete parte della civiltà ma fate semplicemente schifo”. Non è chiaro a che cosa serva questo registro contabile dell’indignazione (quanti bambini per una vetrina rotta? Quante vetrine rotte per un bambino? Perché l’unico registro linguistico deve essere quello dell’indignazione? E chi sarebbero quelli che si indignano di più per una vetrina rispetto ai bambini?).

È utile forse a creare una reazione emotiva in una discussione che è già parecchio emotiva di suo, in una discussione pubblica che ha abbondantemente superato la polarizzazione dello scontro, assomigliando semmai al fanatismo religioso. Un surrogato della guerra che si combatte altrove. Nelle parole di Melio, peraltro, pare esserci un eccesso di strumentalizzazione. Perché ci viene posta un’alternativa che non abbiamo scelto (non il sottoscritto, quantomeno): o le vetrine o i bambini.

È una scelta arbitraria, fatta da chi vuole porre la questione in questi termini. Le manifestazioni come quella di lunedì scorso sono utili. Ma è poco commendevole assaltare una stazione, così come inneggiare sui social al 7 ottobre 2023. Non solo spaccare una vetrina è sbagliato in sé, ma è anche controproducente sul piano politico.