Giorgia Meloni a Perugia: "Il declino non è il nostro destino, l'Italia può farcela"

Elezioni 2022, la leader di Fratelli d'Italia in piazza nel capoluogo umbro

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni

Perugia, 1 settembre 2022 - "E' una campagna elettorale veloce, complessa anche sul piano fisico. Una campagna che altri vogliono violenta, nel tentativo di trasformare l'avversario in un mostro. Una provocazione da non accettare". Lo dice la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni sul palco in piazza a Perugia nell'incontro con i sostenitori in vista del voto del 25 settembre.

"Vorrei spiegare perché secondo me, pur in una condizione difficile dell'Italia, il declino non è il destino, ma possiamo combatterlo con regole di buonsenso". Giorgia Meloni parla del Governo Draghi: "Non ci ha lasciato bene, il debito pubblico è cresciuto, debiti sui quali paghiamo interessi". Per Giorgia Meloni non è un momento facile, "ma possiamo tirare fuori questa nazione dal periodo brutto in cui è, come i nostri nonni hanno fatto dopo la guerra. Quella generazione credeva nella necessità e nella possibilità di risollevare un popolo intero".

Ma "affinché i cittadini tornino a credere nelle istituzioni sono le istituzioni a dover dare l'esempio con politiche giuste. Questa è una nazione dove per molto tempo non si sono viste politiche giuste". Uno Stato che per Giorgia Meloni "Se la prende con le persone oneste e fa finta di non vedere chi le regole le viola. Uno Stato che rimetta le regole a posto e dia l'esempio è uno Stato che può chiedere ai cittadini di essere responsabili e amare patria e istituzioni". 

Sull'approvvigionamento e la penuria di gas, "Oggi l'Europa non conta più niente, le catene di approvvigionamento sono così lunghe che non le controlliamo più. La globalizzazione senza regole non poteva funzionare. Poteva funzionare il libero mercato a parità di condizioni.

Oggi arriva l'Europa e dice che la grande sfida è la transizione verde. Considero Fratelli d'Italia un partito ecologista ma come funziona il green deal europeo? Vogliamo puntare sull'elettrico, ma i componenti per l'elettrico sono estratti dalla Cina in Africa con metodi che devastano l'ambiente. L'Europa dovrebbe porre dazi verso quei Paesi che non rispettano gli stessi standard europei".

Sulle bollette: "Non sono sostenibili per le imprese. Se la bolletta aumenta del 300% lo Stato ci guadagna tre volte tanto grazie all'Iva. Lo Stato almeno non deve guadagnare. Su tutta la parte eccedente lo Stato deve tagliare Iva e accise. Impatta relativamente ma impatta in bolletta". 

Il reddito di cittadinanza "Non è una soluzione. E' sbagliato e penso che la gente sia più intelligente di come viene dipinta. E' sbagliato perché uno Stato giusto non mette sullo stesso piano chi può e non può lavorare perché se lo fa punisce il più debole". 

"Ci dicono che siamo mostri - afferma Giorgia Meloni sugli avversari politici - Hanno paura di noi perché non siamo comprabili. Ma le nostre spalle sono larghe perché non c'è potere più forte del popolo quando decide di muoversi". 

La soluzione per dare impulso al lavoro "è aiutare imprese ad assumere. Il lavoro non si crea per decreto. Chi produce ricchezza sono le aziende con i loro lavoratori. Lo Stato non deve mettere i bastoni tra le ruote alle imprese".

Viene poi toccato il tema dell'immigrazione: "Centinaia di migliaia di disperati vengono immessi nel mercato del lavoro per rivedere i costi del lavoro stesso al ribasso. Quando qualcuno lo fai entrare gli devi dare una vita dignitosa, da cittadino italiano. Ma per farlo devi governare i flussi, cosa che non c'è stata".