
Claudio De’ Santi
Firenze, 22 agosto 2020 - Polemiche e dimissioni in Forza Italia in Toscana dopo la formazione delle liste per le elezioni regionali. A scatenare il terremoto è stata la scelta di Marco Stella come capolista nella circoscrizione di Firenze. Prima sono arrivate le dimissioni da coordinatore regionale del partito Stefano Mugnai. , poi quelle di Claudio De Santi (coordinatore dei dipartimenti di Forza Italia Firenze e membro della giunta esecutiva del coordinamento cittadino) e di Mario Tenerani (vice coordinatore di Forza Italia Firenze)
Terremoto in Forza Italia, Mugnai si dimette
Stessa decisione di dimettersi è stata annunciata da Claudio de Santi in «solidarietà con Stefano Mugnai» le cui dimissioni, conferma lo stesso De Santi, ci sono state per «la scelta fatta dal livello nazionale in ordine ad una capolistura» nella circoscrizione di Firenze per le Regionali «che poi sarebbe quella di Marco Stella», che per Fi è vicepresidente uscente in Consiglio regionale.
Scelta, spiega De Santi, «avvenuta a sorpresa dopo che a lungo era stata data per scontata la posizione uno della lista dei candidati fiorentini da parte di Jacopo Cellai, coordinatore cittadino e capogruppo in Palazzo Vecchio, a cui va tutto il mio sostegno e la mia stima». De Santi sottolinea inoltre «le voci che si sono rincorse sulla stampa sulle ipotesi di un passaggio» di Marco Stella «dapprima ad Italia Viva, poi addirittura a fianco di Eugenio Giani e infine con la Lega, tutte mai da lui smentite personalmente». «La mia etica politica e personale - conclude de Santi - fa fatica a comprendere certi slalom».
Anche Mario Tenerani decide di dimettersi ed esprime "la massima solidarietà all'onorevole Stefano Mugnai che ha rassegnato nelle mani del presidente Silvio Berlusconi le dimissioni dall'incarico di coordinatore regionale di Forza Italia. L'onorevole Mugnai, con questo gesto, ha confermato non solo la valenza del proprio spessore politico, ma anche di essere una persona per bene. I motivi che lo hanno spinto ad abbandonare l'incarico sono i medesimi che mi inducono a rassegnare le dimissioni dal ruolo di vice coordinatore di Firenze di Forza Italia".
Tenerani continua: ''Quanto è accaduto negli ultimi giorni, per ciò che mi riguarda, non è tollerabile, ancorché incomprensibile - spiega Tenerani - Il coordinatore regionale di Forza Italia, insieme al coordinamento comunale di Firenze avevano indicato una linea precisa: la capolistura nel Collegio 1 di Firenze sarebbe stata appannaggio di Jacopo Cellai, capogruppo in Palazzo Vecchio e coordinatore dal 23 novembre scorso di Forza Italia a Firenze".
Da paete sua, Cellai annuncia la sua sospensione dal ruolo di coordinatore cittadino del partito di Berlusconi per dedicarsi da candidato alla campagna elettorale per le regionali: "Le dimissioni dell'on. Stefano Mugnai da coordinatore regionale, di Mario Tenerani dal ruolo di vicecoordinatore cittadino di Forza Italia e di Claudio de Santi da quello di responsabile dei dipartimenti, dopo quelle di Claudio Scuriatti da responsabile dell'organizzazione sono la logica conseguenza di chi prende la politica e in specie il partito sul serio e pretende reciproca serietà".
Secondo Cellai, "Firenze ha creduto fortemente nella stagione congressuale voluta da Roma, colta come occasione per dare voce agli iscritti, i primi ad avere diritto a partecipare alle scelte di Forza Italia. Mettendo in campo un tesseramento serio che ha coinvolto centinaia di persone è stata proposta la mia candidatura, l'unica, accompagnata da una approfondita mozione congressuale, allo scopo di rilanciare il partito all'interno e all'esterno in previsione della grande partita delle elezioni regionali - spiega Cellai - Nel coordinamento eletto e nominato hanno trovato spazio tutti coloro che si erano seriamente impegnati, indipendentemente dal fatto di avere appoggiato il sottoscritto al congresso o alle precedenti elezioni comunali. Nell'ultima riunione di coordinamento abbiamo discusso e votato una proposta di lista per le elezioni regionali che aveva riscontrato una larghissima maggioranza a favore con due soli voti contrari, a dimostrazione della libertà di confronto dentro il coordinamento. Tale proposta indicava il sottoscritto come capolista. L'articolo 44 dello statuto di Forza Italia a proposito delle candidature per le liste regionali affida la proposta al coordinatore regionale sentiti i coordinamenti locali".