LUIGI CAROPPO
Politica

Elezioni, Ceccarelli: "Pd, abbiamo perso: ammettiamolo. Ora una costituente per ripartire"

Vincenzo Ceccarelli, candidato alla Camera sconfitto, rilancia l’esigenza di dare una svolta al partito. E da capogruppo dem chiede a Giani di mettere da parte le possibili alleanze e di pensare agli obiettivi

Vincenzo Ceccarelli

Firenze, 30 settembre 2022 - Pancia a terra e lavorare. Vincenzo Ceccarelli, smette i panni del candidato alla Camera e torna pienamente capogruppo del Pd in consiglio regionale.

Metabolizzata la sconfitta elettorale ?

"Diciamo che per me è stata una novità. Ho accettato una sfida che sapevo improba, diventata squilibrata quando si sono definite le alleanze e siamo passati dal “campo largo” a quello “ristretto”. E’ stata una campagna che ho fatto comunque con passione, perché stare vicino alla gente e ascoltare le loro preoccupazioni, le loro speranze , le loro aspettative è sempre stata la base su cui costruire la mia attività politica e istituzionale".

Lei ammette la sconfitta, ma nel suo partito sembra che si faccia fatica a pronunciare questa parola.

"Queste elezioni hanno un solo vincitore, ovvero Fdi e il centro-destra come coalizione, peraltro con gli stessi voti del 2018. Automaticamente la coalizione di centrosinistra e il Pd che era il partito largamente più rappresentativo, hanno perso. C’è poco da girare intorno. Non bisogna aver paura di ammettere la sconfitta. Lo ha fatto il segretario Letta, ma tutta la classe dirigente deve assumersi questa responsabilità. Mi pare che non abbia deciso da solo".

E ora?

"Quello di cui abbiamo bisogno ora è aprire una seria stagione congressuale, o meglio ancora una vera e propria costituente dei democratici e dei progressisti, come non ci capita da troppo tempo, nella quale si smetta di discutere sui nomi dei segretari e si ragioni intensamente su quello che siamo oggi e su quello che vogliamo essere domani".

Lei è il capogruppo Pd in consiglio regionale. Cosa cambia post voto?

"Niente, ma sarebbe ingenuo pensare che questo voto non modifichi sensibilità ed equilibri. Anche a livello regionale occorre aprire una riflessione su quello che abbiamo fatto e su quello che resta da fare. Siamo quasi a metà legislatura e abbiamo pagato un prezzo elevatissimo alla pandemia. Chi ha avuto dagli italiani il mandato di governare ora dovrà assumersi in pieno le proprie responsabilità e noi dovremo fare altrettanto a livello regionale".

Il presidente Giani già prefigura le future alleanze elettorali.

"Non è questo il momento di prefigurare alleanze. Oggi abbiamo numeri solidi per governare la Regione e dobbiamo lavorare intensamente per attuare il programma. Dobbiamo approvare il nuovo Prs e su quella base dare massimo impulso all’attività della giunta, continuando a interagire con i territori e liberando tutte le energie che derivano dai fondi strutturali europei o dal Pnrr, per lavoro, per e imprese, dare sicurezza ai cittadini e dare forza ad un modello che rispetti l’ambiente e dia prospettive ai giovani".