Gelmini e il pragmatismo. "Famiglie e imprese nel cuore del terzo polo"

La ministra candidata al Senato: "Una bella sfida presentarmi in tandem con il leader di Iv. L’addio a Forza Italia? Doloroso ma inevitabile"

Mariastella Gelmini

Mariastella Gelmini

Viareggio (Lucca), 1 settembre 2022 - «Con il Terzo Polo vogliamo offrire un’alternativa seria e riformista a quell’elettorato distante dai populismi della destra sovranista e da una sinistra massimalista che dice no a tutto". Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, candidata al Senato plurinominale in Toscana con Azione/Italia Viva, ha ribadito a Viareggio dal palco degli Incontri del Principe di Piemonte di essere convinta dell’addio a Forza Italia.

"È stato un passaggio doloroso, ma inevitabile dopo la caduta del governo Draghi e le gravi ambiguità sul posizionamento internazionale. Se non avessi lasciato, avrei un seggio sicuro, ma i miei valori liberali vengono prima. Perciò ho scelto Azione, la formazione che ha sostenuto Draghi senza tentennamenti e che ha dato vita al progetto del Terzo Polo dei liberali, riformisti, europeisti".

Fattore D, donna in politica. Le elezioni un’occasione per riaffermare che le donne possono e devono contare di più?

"L’Italia è pronta da tempo ad avere donne ai massimi livelli di governo. Le donne possono e debbono sicuramente contare di più, non solo in campagna elettorale. Aiuti alla genitorialità, inserimento delle donne nel mondo del lavoro ed incentivi all’imprenditorialità femminile sono alcuni dei punti del nostro programma".

È contenta che una donna possa diventare premier, anche se di un altro schieramento?

"In senso lato, sì. Della Meloni, di cui non temo una deriva autoritaria, mi preoccupa che un eventuale successo di FdI significhi isolamento internazionale, scarsa fiducia nella Ue e rischi per il portafoglio degli italiani".

Ci sono tempo e spazio per ribaltare un esito elettorale che pare scontato?

"Gli italiani sono stanchi di false promesse e penso che daranno attenzione a chi, come noi del Terzo Polo, non promette la luna ma presenta riforme realizzabili: taglio del cuneo fiscale, sostegno agli investimenti e riduzione del caro bollette. Crescita, competitività e sviluppo sono la nostra bussola, lontani da misure assistenzialistiche come il reddito di cittadinanza".

Tutti elogiavano il governo Draghi ma appena c’è stata l’occasione si è dato la spallata. E’ così?

"Tra settembre e dicembre in Europa verrà modificato il Patto di Stabilità. A questo appuntamento cruciale l’Italia avrebbe dovuto partecipare con il massimo della credibilità e della competenza. Quindi con Draghi. Purtroppo, FI, Lega e M5s hanno preferito le urne anticipate. Il conto lo pagheremo a settembre, con un governo in carica solo per l’ordinaria amministrazione impossibilitato ad approvare uno scostamento di bilancio per far fronte al caro bollette".

Il vostro programma va al di là dell’agenda Draghi?

"La nostra attenzione andrà alle imprese, semplificando il fisco, sostenendo le partite Iva, abolendo l’Irap, riducendo e modernizzando l’Irpef. Altre riforme riguardano giovani, formazione e lavoro con l’assegno unico universale per la famiglia. Rispetto alla Toscana, turismo e beni culturali avranno infine il mio specifico interesse".

Rigassificatore di Piombino e autonomia differenziata. Due temi con la Toscana al centro

"Nei mesi scorsi ho avuto modo di lavorare proficuamente con il presidente Giani sulla legge quadro per l’autonomia differenziata. È stata un’esperienza arricchente e un’occasione per conoscere meglio la realtà toscana. Apprezzo, tra l’altro, le sue recenti dichiarazioni favorevoli al rigassificatore di Piombino da realizzare in tutta sicurezza. Trovo invece ipocrita il comportamento di tanti partiti che si dichiarano favorevoli a fasi alterne, e solo a Roma. Mentre a Piombino scendono in piazza. Il lavoro al Ministero mi ha permesso di avere un rapporto diretto coi protagonisti dei diversi territori e sono convinta di poter dare un contributo serio al futuro della Toscana. Sarà una bella sfida quella di presentarmi in tandem con Renzi".