Arezzo, 22 maggio 2025 – Alleanza per Arezzodemocratica sulle prossime elezioni amministrative: c’è un silenzio assordante e un lavorio nominalistico di circoli ristretti. Arezzo ha bisogno di un grande confronto d’idee, di progetti, di quella che identifico come una prospettiva di rilancio nazionale ed europeo per la Città di Giorgio Vasari.
Osservo il piccolo girotondo, scrivo del mio campo democratico, dei soliti nomi e cognomi, alcuni sono cari amici, aspettando Godot.
Quello che serve ad Arezzo è una mobilitazione comunitaria su un progetto di sviluppo che tragga fuori la città dalla decadenza in cui è caduta in questo decennio, dove è fallita anche l’ordinaria amministrazione del Comune. Mobilitare la comunità sulle priorità aretine. È decisivo che si apra un confronto tra gli schieramenti della Comunità democratica e delle destre per prendersi Cura della Città, per portarla fuori dalle secche del grigiore, della sciatteria, dell’incuria in cui è precipitata Arezzo.
Possibile che per le prossime comunali aretine non si possano programmare Welfare Municipale, un patto intergenerazionale, il patto d’integrazione tra sanità e sociale, dalla domiciliarizzazione delle reti socio assistenziali ai progetti di solidarietà attiva per gli “invisibili” sempre più abbandonati agli angoli della città, una politica per la famiglia che unisca e non divida, nel rispetto dell’Art. lo 31 della Costituzione.
Solo le ACLI Aretine e laboratori della sinistra libertaria intervengono, dibattono, pensano politiche solidali.
Non bastano i riti antiquati di coalizione, non bastano più per Arezzo gli incontri tra vertici partitici, serve mettere in campo un confronto prioritario con associazioni, categorie, ordini professionali, espressioni culturali, intellettuali, ad Arezzo non serve una coalizione ma una Alleanza dei democratici di lunga prospettiva.
Lungo questa rotta partecipativa il PD può avere “colla e fiato” per un PATTO COMUNE nuovo, moderno, progressivo di tutti i democratici.
Nel campo di AREZZODEMOCRATICA ci si confronti sulla proposta dei Consigli Comunitari partecipativi, si dia il via a un confronto civico vero e non posticcio, si lavori alla Convenzione AREZZODEMOCRATICA: tutti i democratici, le cittadinanze attive per prendersi cura di Arezzo. Chiamiamo i cittadini al confronto per l’Arezzo che vogliono.
Dove costruire la caserma della Polizia Municipale? In via Tagliamento? Come realizzare la Casa dei Popoli? Alcuni esempi.
Non coalizioni stanche ma una ALLEANZA vera che si proponga al confronto elettorale con il cartello rissoso delle destre aretine. L’ Alleanza per AREZZODEMOCRATICA coinvolga le forze vive della città su proposte, progetti, scelte per le 6 PRIORITA’ Aretine: Sicurezza; Decoro e manutenzione; Qualità della vita, verde, aria, acqua, forestazione urbana per Arezzo Città dell’Uomo; Giustizia delle opportunità; Salute di tutti, per tutti; Territorio e rilancio tra Arte e manifattura di qualità, Arezzo Capitale Italiana della Cultura, il Centro Storico vivo e la valorizzazione e cura delle “ Cento “ frazioni aretine, Arezzo Città della PACE aderente alla Rete nazionale e internazionale delle Città della PACE.
Idee, programmi, prospettive concrete per la Città dell’Uomo,
il PATTO COMUNE per AREZZODEMOCRATICA.
Giuseppe Giorgi Vice Presidente PD Assemblea Provinciale Arezzo.