REDAZIONE PISTOIA

Vignali s’arrende al Covid: "Troppi rischi"

Lo storico fisioterapista biancorosso lascia: "La situazione sanitaria non mi consente altra scelta"

Dici Vinicio Vignali e dici trent’anni di storia del basket pistoiese. ’Vinny’ non è stato solo il fisioterapista del Pistoia Basket, ma l’uomo a cui i giocatori confidavano i loro problemi, le loro preoccupazioni e lui con quel suo modo sempre allegro e la battuta pronta aveva una parola per tutti. Vinicio adesso ha deciso di mollare perché la situazione sanitaria che stiamo vivendo non gli consente di rischiare più del dovuto, diciamo che ha voluto giustamente proteggersi. "A dire il vero è stato il mio medico a impormi di dire basta – dice Vignali – e questa volta ho dovuto dire di sì. Già a inizio anno ho litigato con tutti in casa perché volevo continuare, è la mia vita e non volevo smettere, ora di fronte alla netta opposizione da parte del medico ho dovuto alzare bandiera bianca". Una bandiera biancoblu prima e biancorossa poi perché Vinicio Vignali è entrato nel basket nel 1990 con l’allora Olimpia Basket e ha attraversato tutta la storia, dai trionfi, alla scomparsa, alla rinascita. "Sono stati trent’anni favolosi e indimenticabili, fatti di soddisfazioni e divertimento perché quando ami il tuo lavoro non senti la fatica, ti piace stare lì, in palestra, al palazzetto anche quando hai l’infermeria piena".

E in questi anni sotto le sue mani sono passati tutti, da quelli che hanno fatto la storia del basket a Pistoia a quelli che sono stati delle meteore. "Di ricordi e aneddoti ce ne sono tanti – prosegue Vignali –. Il primo anno che sono arrivato con Pancotto allenatore, un signore nel vero senso della parola, c’erano Lanza, Minto, Forti, Gay, poi come fai a scordarti i due anni di Dule Vujoševic per non parlare di Crippa, impossibile da dimenticare, e Ancilotto che è e rimarrà sempre nel cuore. I ricordi sono stati belli anche dopo, quando siamo scomparsi e poi rinati con Paolo Moretti, anche lui è un ricordo grandissimo, fino agli ultimi anni con Enzo Esposito, una grandissima persona e un giocatore fantastico, Ronald Moore, un persona splendida".

Vinicio, come abbiamo detto, ha sempre una parola per tutti, ma in tutti questi anni, però, ci sarà pur stato qualcuno che lo avrà fatto arrabbiare o che proprio non sopportava. "Quando ami il tuo lavoro – spiega Vignali – non guardi tanto a certe cose. Diciamo che c’era chi sopportava di più il dolore e chi meno, chi aveva esigenze particolare legate al fisico o all’età, ma di giocatori insopportabili ce ne sono stati pochi. Come ho detto sono stati trent’anni fantastici, vissuti appieno". Il posto di ’Vinny’ sarà preso da Leonardo Natali, già collaboratore di Vinicio Vignali nella stagione 2019-20.

Maurizio Innocenti