REDAZIONE PISTOIA

Serie B nazionale. La Fabo vuol vedere... l’Aurora. E restare nei quartieri altissimi

La Pallacanestro Aurora Desio è un avversario temibile per la Fabo Herons Montecatini, che dovrà affrontarla al PalaTerme. Coach Barsotti conosce bene i giocatori di Desio e ha studiato il loro stile di gioco atipico. La vittoria dipenderà dal rispetto del piano gara.

La Fabo vuol vedere... l’Aurora. E restare nei quartieri altissimi

La Fabo vuol vedere... l’Aurora. E restare nei quartieri altissimi

"Sarà, sarà l’Aurora" a interrompere la striscia di imbattibilità interna della Fabo Herons Montecatini? Alle 18 di questo pomeriggio se ne saprà qualcosa di più, ma è innegabile che la Pallacanestro Aurora Desio, guidata in panchina da coach Gallazzi, non è avversaria da poter prendere alla leggera, visto che in stagione vanta colpi esterni come quello del PalaMacchia di Livorno sulla Libertas. Quella odierna al PalaTerme è la prima sfida assoluta fra le due compagini, ma per coach Federico Barsotti e il suo staff non si può dire certo che la Rimadesio sia un oggetto sconosciuto: oltre a conoscere molto bene alcuni elementi del roster brianzolo, su tutti Gabriele Giarelli, hanno studiato a menadito il prossimo avversario degli "aironi": "Desio rappresenta un ostacolo molto complesso – ammette il condottiero degli Herons - l’errore più grande che possiamo fare è guardare la classifica e pensare che possa essere una partita facile, perché quella lombarda è una squadra che fa bene da anni e perché ha mantenuto intatta la propria ossatura, aggiungendo un giocatore come Guglielmo Sodero, una delle migliori guardie del girone. Giocano un basket piuttosto atipico: hanno la tendenza a schierare molti palleggiatori perché puntano ad alzare il numero dei possessi quando sono in attacco e sono pericolosissimi nei primi secondi dell’azione, mentre quando devono difendere attuano una strategia molto più contenitiva, puntando a togliere ritmo all’avversario".

Barsotti non nasconde la sua ammirazione per una squadra che, per sua stessa ammissione, "proverebbe piacere ad allenare": "Hanno tanti giocatori che sarebbero adatti al sistema di pallacanestro che io e il mio staff proponiamo fin dai tempi di San Miniato, a partire da Maspero, lungo tiratore per eccellenza e Giarelli, che è cresciuto insieme a noi e che rappresenta una sorta di playmaker aggiunto, in stile Arrigoni. E’ una squadra molto interessante e anche futuribile perché hanno un’età media bassa. Sarà molto difficile affrontarli, noi abbiamo il nostro piano gara e se riusciremo a rispettarlo per la maggior parte dei minuti avremo buone possibilità di vincere".

Filippo Palazzoni