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Serie B Nazionale. Fabo, vittoria di platino nel segno di Chiera

La Fabo Montecatini vince contro la Paffoni Omegna con una straordinaria forza mentale e coesione di squadra. Decisivo il parziale nel terzo quarto. Adrian Chiera si distingue dopo l'infortunio, in attesa della nascita della primogenita.

Fabo, vittoria di platino nel segno di Chiera

È una vittoria il cui significato va oltre i due punti, quella conquistata con le unghie e con i denti dalla Fabo Montecatini sul parquet del Palasport di Gravellona Toce, tana della Paffoni Omegna. Vero che il rendimento casalingo della squadra di Ducarello non è di certo paragonabile con quello delle migliori della classe, ma è altrettanto innegabile che vincere con sulle spalle le fatiche di altre due gare giocate nella stessa settimana e dopo una trasferta di quasi 500 chilometri è sintomo di straordinaria forza mentale e di grande coesione all’interno del gruppo rossoblù.

A testimoniarlo è anche il grande abbraccio collettivo dei giocatori termali allo scoccare della sirena finale, un gesto che riassume tanti stati d’animo messi assieme: esultanza liberatoria per il successo fuori casa, mai scontato a questi livelli, rabbia per la sconfitta beffarda contro Piombino, ma anche vicinanza e sostegno ad Adrian Chiera, che ha sfoderato la prima prestazione degna del suo nome dal suo ritorno dopo l’infortunio di dicembre. E lo ha fatto in un momento in cui una parte delle sue attenzioni sono inevitabilmente rivolte anche a ciò che succede fuori dal campo: per la nascita della sua primogenita è infatti solo questione di ore: "Ad Adrian non posso certo rimproverare niente dal punto di vista dell’atteggiamento ma anche per come si allena – commenta coach Federico Barsotti - Viene obiettivamente da alcune settimane in cui è stato poco brillante ma ha avuto un infortunio che lo ha condizionato non poco, aveva bisogno di una prestazione così, così come noi avevamo bisogno di un risultato positivo dopo la sconfitta contro Piombino che ci era rimasta un po’ indigesta. E’ stata una gran bella vittoria, nel nostro percorso di crescita abbiamo cambiato alcune situazioni per poter affrontare al meglio avversari come Omegna e dopo due quarti iniziali in cui abbiamo faticato siamo riusciti a migliorare e a crescere all’interno della gara. Questa è la cosa che più mi rincuora della prestazione di sabato".

Decisivo il parziale di 21-4 stampato dagli Herons a metà terzo quarto, che ha ribaltato l’inerzia della gara in favore dei termali, anche se la Paffoni ha tenuto viva la contesa fino alla sirena finale: "Siamo rientrati sul parquet dopo l’intervallo lungo con un’energia completamente diversa, per un paio di episodi fortuiti siamo finiti anche a -9 ad inizio quarto periodo ma non ero minimamente preoccupato perché vedevo le facce dei miei giocatori ed ero convinto che avremmo recuperato – rivela il condottiero degli Herons – Sono bastati infatti un canestro ed una palla recuperata a farci svoltare: da lì abbiamo iniziato a collezionare palle recuperate e siamo andati ad attaccare il canestro con più serenità. Anche dalla lunga distanza, dove abbiamo tirato con 5/12 dopo il 2/11 dei primi venti minuti: le percentuali al tiro da tre sono state una delle chiavi della nostra vittoria".

Filippo Palazzoni