Milano contro Pistoia (palla a due ore 17): è sufficiente questo per potersi sbizzarrire nei paragoni che solitamente si fanno di fronte a certe partite: Davide contro Golia, Cenerentola al gran ballo e via dicendo. In realtà niente di particolarmente strano, giornalisticamente serve per rendere l’idea della difficoltà della sfida, ma se guardiamo il tutto dal punto di vista di un allenatore il discorso cambia. Un tecnico cerca di evitare simili paragoni perché il suo compito è quello di tenere alto il morale della squadra che non può e non deve partire battuta pur sapendo della difficoltà dell’impegno. "Ci deve essere la consapevolezza della qualità degli avversari – afferma Nicola Brienza – e non avere la frustrazione se certe cose non riescono. E’ come una sfida personale nella quale parti dietro però poi penso ai giocatori americani, ovvero cinque ragazzi che hanno come obiettivo diventare giocatori importanti in Europa e per loro è una vetrina di altissimo valore giocare in casa dell’EA7. Ecco perché, in questi frangenti, gli stimoli vengono da se, mentre se pensiamo di puntare sui duelli o sulle capacità tecniche delle due squadre è come giocare una partita a scacchi e noi abbiamo la metà dei pezzi sulla scacchiera. Sfide come questa, o come quella con la Virtus Bologna che sono il massimo a livello italiano, sono l’Everest e inarrivabili ma qualche volta quella montagna qualcuno riesce a scalarla anche se non l’aveva preventivato".
L’Estra Pistoia intanto parte da una buona settimana di lavoro che è una base importante in generale ancora di più quando, appunto, ha di fronte i migliori. "Veniamo da una buona settimana di lavoro – afferma Brienza – c’è stata soltanto un po’ di influenza per Charlie Moore che, probabilmente, già domenica stava accusando i primi sintomi ma è tornato presto in gruppo ed un problemino per Saccaggi ma, fortunatamente, niente di che. Siamo pronti per andare a goderci il Forum e Milano con la consapevolezza delle difficoltà che ci aspetteranno e della qualità dell’avversario. Allo stesso tempo, però dobbiamo vivere questa partita anche con felicità, ovvero andare in un contesto sportivamente parlando bello e stimolante per il club, per lo staff, i giocatori ed i tifosi: andiamo dai migliori e, in questi casi, c’è sempre il piacere di provare a fare il meglio possibile". Pistoia baserà le proprie certezze sulla difesa che, numeri alla mano, non si discosta più di tanto da quella di Milano. "Proveremo a fare il nostro percorso, ci saranno difficoltà di lettura in ogni azione avendo di fronte giocatori di altissimo livello e bravi a capire, in pochissimo tempo, come adattarsi ai nostri giochi – conclude il tecnico biancorosso – Noi dobbiamo provare ad alzare in maniera esponenziale tutto il lavoro che proviamo durante la settimana che può essere sufficiente per combattere contro quasi tutti gli avversari ma quando ti trovi di fronte Milano può non bastare. E’ per questo che dico che c’è solo da vivere questa partita come un momento di crescita e, per certi versi, anche di felicità perché puoi giocare benissimo e poi guardi al 40’ il tabellone e ti trovi sotto nel punteggio ma, dal nostro punto di vista, partiamo come sempre ovvero con la voglia di superarci".
Maurizio Innocenti